Il ciclo attuale si caratterizza per essere estremamente lungo, con spread ai minimi e tassi di default molto bassi. In questo scenario il segmento del credito High Yield sembra particolarmente solido. Ma è realmente così? Dall’analisi di alcune dinamiche in atto emergono tre fattori di rischio che il mercato tende a sottovalutare. Il… Read More »
Anthony Willis, Investment Manager di Columbia Threadneedle Investments -
Il nuovo Piano Quinquennale conferma la transizione verso un’economia più orientata ai consumi interni, con crescita attesa intorno al 4–5% e maggiore attenzione a redditi e classe media. Pechino punta sull’autosufficienza tecnologica e sul consolidamento dei settori in eccesso di capacità, come auto elettriche e solare, per sostenere una crescita… Read More »
Cathy Hepworth, Head of Emerging Market Debt di PGIM -
I mercati emergenti rimangono un’area di forza a livello globale in termini di crescita nel medio termine, consentendo al debito dei mercati emergenti di continuare a sovraperformare. Il deprezzamento del dollaro e il calo dell’inflazione dovrebbero consentire un allentamento delle condizioni finanziarie, mentre le forti dinamiche della bilancia dei pagamenti… Read More »
Richard Kaye, Portfolio Manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest -
La Federal Reserve ha avviato il suo ciclo di tagli dei tassi di interesse, mentre, la Bank of Japan ha nuovamente deciso di non modificare la propria politica monetaria. Quella che viene comunemente chiamata la tendenza “Value” del mercato giapponese è risultata correlata ai rendimenti dei Treasury statunitensi sin dal… Read More »
Al momento è difficile avere forti convinzioni “macro”, visto il continuo blackout dei dati statunitensi. Nel frattempo, gli utili statunitensi sono stati finora piuttosto brillanti, alimentati ancora una volta da quelli dei titoli tecnologici a grande capitalizzazione, le tensioni tra Stati Uniti e Cina si sono allentate, almeno temporaneamente, grazie a… Read More »
Eric Turjeman, Co-CIO of Mutual Funds di Ofi Invest AM -
Sembra proprio che i segnali di persistente debolezza del mercato del lavoro statunitense si siano rivelati più forti della determinazione del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Dopo il taglio di 25 punti base (bps), infatti, si è avuta un’ulteriore conferma di ciò che da tempo era stato scontato: siamo… Read More »
Il monito del Fondo Monetario Internazionale ha un peso simbolico e pratico: le ultime proiezioni del World Economic Outlook (WEO) segnalano che il debito pubblico degli Stati Uniti crescerà nei prossimi anni fino a livelli che, in percentuale sul Pil, metteranno Washington allo stesso tavolo di paesi che per decenni… Read More »
La scorsa settimana, il taglio dei tassi operato dalla Federal Reserve (Fed) si è rivelato più aggressivo del previsto, cogliendo i mercati di sorpresa. L’ipotesi di ulteriori tagli non è affatto unanime tra i membri della banca centrale, e i mercati hanno reagito alla sorpresa nei modi tradizionali. I rendimenti… Read More »
Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco -
I segnali in arrivo da mercati e macroeconomia confermano una fase di generale miglioramento nello scenario base; la probabilità che la crescita economica possa essere rivista al rialzo, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti, aumenta; mentre sui mercati è sempre più evidente un tema di maggiore dispersione nelle dinamiche… Read More »
Dalla metà dell’anno, l’euro si muove lateralmente rispetto al dollaro statunitense (USD). Dopo una forte crescita nella prima parte del 2025, la coppia valutaria si è stabilizzata all’interno di una fascia piuttosto ristretta, compresa tra 1,16 e 1,18 USD. La domanda è: perché l’euro non è riuscito a guadagnare ulteriore… Read More »
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