Milano in rialzo, bene le banche

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L’indice Ftse Mib sale di oltre l’1%. Acquisti soprattutto su Banco popolare, Bper e Bpm. In verde anche Mps

Seduta positiva per i listini europei che a metà mattina viaggiano tutti in buon rialzo: Milano sale di oltre l’1%, così come Parigi, Francoforte sale di circa un punto percentuale e Londra dello 0,5%.

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A dare un’intonazione positiva ai mercati è stata la banca centrale del Giappone che, pur confermando il tasso di riferimento a meno 0,1%, ha annunciato di voler modificare i propri obiettivi. La BoJ punta ora, oltre a portare l’inflazione al 2%, a controllare la curva dei rendimenti, selezionando i titoli da acquistare nel suo propgramma di quantitative easing per mantenere gli attuali livelli di rendimento sui titoli di Stato a lungo termine.  

Oggi si chiuderà anche la riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve, dal quale non ci si aspettano però novità: soltanto due dei 102 economisti interpellati da Bloomberg pensano che le Fed interverrà sui tassi. Quel che potrebbe emergere sono indicazioni sui tempi in cui sarà realizzato il rialzo.

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Intanto, la decisione della Bank of Japan, insieme con l’annuncio che il Giappone è ormai fuori dalla deflazione, ha incoraggiato gli acquisti sul listino di Tokyo, che ha chiuso in rialzo dell’1,91%.

In piazza Affari a beneficiare del clima positivo sono soprattutto i bancari, a cominciare da Banco Popolare, su del 3,85%. Rialzi di oltre il 3% anche per Popolare Emilia Romagna, Popolare Milano e Ubi banca, mentre Mps segue a più 2,67%, a 0,1922 euro, dopo aver toccato ieri il nuovo minimo storico a 0,187 euro.Il nuovo Ad Marco Morelli sta lavorando alla revisione del piano industriale del gruppo, previsto per i primi di novembre; gli esuberi dovrebbero raddoppiare a 5 mila, dai 2.500 ipotizzati nell’attuale piano.

In buon progresso anche Eni, in scia al recupero del greggio: il Brent è scambiato a 46,5 dollari al barile, il Wti a poco meno di 45 dollari.

In coda al Ftse Mib scivola Fca, che cede lo 0,8%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si conferma intorno ai 126 punti base; il decennale italiano rende l’1,27%.