Prezzo del gas sull’ottovolante. Il benchmark è 30 euro?

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Il prezzo del gas era appena tornato sotto i 30 euro, per la prima volta dal novembre del 2021, e già oggi è risalito sopra i 30 euro.

Il mercato di riferimento per l’Europa, è Amsterdam. Dall’inizio dell’anno i prezzi si sono più che dimezzati e sono circa un decimo rispetto al picco raggiunto ad agosto 2022. La media di riempimento degli stoccaggi dell’Unione europea è del 64% (Germania 70,5%, Italia 70,4%). Si tratta di un valore molto alto per questa stagione e certamente la prossima estate non dovrebbe vedere gli episodi di accaparramento del 2022.

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Ad Amsterdam le quotazioni di primo mattino registrano un aumento del 2% a 30,38 euro al megawattora. Niente di che, ma la cifra tonda dei 30 euro inizia ad essere allettante e sta diventando una sorta di benchmark per i prossimi mesi.

Tuttavia, se si guarda In prospettiva al prossimo inverno 2023-24, non tutti sono così ottimisti. In particolare  già lo scorso gennaio Nomisma, pur prevedendo in parte il calo del prezzo che si è poi verificato nei mesi successivi, metteva in guardia  «C’è il problema del prossimo inverno perché sostituire tutti i volumi che abbiamo nelle scorte, che sono soprattutto del gas naturale russo, sarà molto difficile senza la Russia. Ecco perché abbiamo bisogno di rigassificatori e la notizia a notizia che in Germania vanno avanti spediti in questa direzione è positiva», osservava il presidente di Nomisma energia Davide Tabarelli. «Però noi abbiamo bisogno di fare le strutture, di sbottigliare il sud del Paese, di aumentare i volumi dalla Libia e di fare rigassificatori. Non solo un rigassificatore come quello previsto Ravenna. Se non possiamo farlo a Piombino, lasciamo stare lo scontro e mettiamo altri 2 a Ravenna per arrivare a 3» concludeva.

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Il picco del gas di agosto 2022