L’impatto (invisibile) del rialzo dei tassi della Fed

-

Segno di una comunicazione riuscita – nessuna tensione nel comparto obbligazionario è stata avvertita in questa giornata di FOMC. I tassi americani erano addirittura in ribasso a seguito di un dato sull’inflazione deludente.

Il rialzo del tasso di riferimento di 25 punti ampiamente previsto potrebbe apparire perfino invisibile, al punto che gli investitori in obbligazioni si espongono a duration lunghe e che la volatilità è bassa.

Gli investitori sembrano quindi relativamente insensibili ai cambiamenti della Fed, dato che non vi è più alcuna sorpresa reale di comunicazione e il livello di equilibrio appare molto più debole rispetto agli ultimi cicli monetari.

Una tale inversione di situazione da inizio anno si spiega soprattutto con un sentimento di delusione degli investitori americani: delusi dalla crescita economica più debole, dal basso livello di inflazione e, più che mai, dalla politica di bilancio statunitense, la cui visibilità è pari solo alla sua versatilità. In questo contesto, i mercati non credono alle stime mediane della Fed sui tassi di interesse.

Eppure la Fed ha accelerato il ritmo della normalizzazione. Con 4 rialzi dal minimo, dovrebbe proseguire con questo ritmo nel 2018. Eppure, secondo la regola di Taylor, i tassi Fed dovrebbero essere del 3% più elevati. E anche se l’inflazione interna è bassa, il tasso delle retribuzioni orarie resta al di sotto del 2,5%. Eppure il bilancio della Fed, vicino ai 4,5 mila miliardi di dollari, dovrebbe gradualmente diminuire, soprattutto sulle obbligazioni cartolarizzate, e questo in maniera relativamente rapida, come ha suggerito Janet Yellen nel corso della conferenza stampa.

Questo ciclo di rialzo invisibile ricorda stranamente il ciclo 2004-2006 e il famoso enigma che avrebbe condotto a un fortissimo appiattimento della curva e a un’importante crisi del credito.

L’investitore deve dunque rimanere attento, in quanto un rialzo dei tassi non è mai così invisibile come si potrebbe pensare.


Nicolas Forest – Global Head of Fixed Income Management – Candriam Investors Group