Il Modello Organizzativo secondo il D.Lgs. 231/2001: costruirlo nel modo migliore
Modello Organizzativo secondo il D.Lgs. 231/2001: spunti di riflessione per provare a costruirlo nel modo migliore
Il Decreto Legislativo 231/2001 rappresenta una norma importante per la compliance aziendale in Italia. Ma come dovrebbe essere strutturato un buon modello organizzativo per garantire la massima efficienza e protezione legale?
Intervento di Stefano Lombardi
Avvocato – Presidente di Odv ex dlgs 231/01 – Beni Culturali Docente Universitario – Cassazionista
1) Analisi dei rischi: Il Punto di Partenza. La base di un Modello Organizzativo efficace è l’analisi dei rischi. Questo processo permette di identificare tutte le aree aziendali a rischio di reati presupposto, valutando la probabilità e l’impatto di eventuali illeciti.
2) Codice Etico: La “Bussola” dei Valori Aziendali: Un Codice Etico ben strutturato è essenziale. Deve riflettere i valori fondamentali dell’azienda e delineare chiaramente le aspettative di comportamento per tutti i dipendenti e collaboratori.
3) Procedure e Protocolli Operativi: La Struttura della Compliance. Definire procedure e protocolli specifici per prevenire i reati presupposto è fondamentale. Questi devono essere dettagliati e personalizzati in base alle esigenze e peculiarità dell’azienda.
4) Organismo di Vigilanza: L’Organismo di Vigilanza (OdV) deve essere indipendente e dotato di poteri di iniziativa e controllo. È responsabile di monitorare l’efficacia del modello e proporre eventuali aggiornamenti.
5) Formazione e comunicazione: Un programma di formazione continua e mirato è fondamentale per sensibilizzare e formare il personale sulle normative 231 e sui rischi associati. La comunicazione interna deve essere chiara e costante.
6) Monitoraggio e Revisione: Un Modello Dinamico. Il Modello Organizzativo non può essere statico. Deve essere soggetto a monitoraggi periodici e revisioni in base ai cambiamenti normativi e organizzativi, per garantire sempre la massima efficacia.
7) Integrazione con altri sistemi di gestione: Un approccio sinergico. Integrare il modello 231 con altri sistemi di gestione (es. qualità, ambiente, sicurezza) può creare sinergie efficaci, migliorando la compliance globale dell’azienda.
8) Reporting Trasparente: La trasparenza come valore. Implementare un sistema di reporting chiaro e trasparente permette di mantenere la fiducia degli stakeholder e facilitare il lavoro dell’OdV.
Conclusioni
Un Modello Organizzativo conforme al D.Lgs. 231/2001, non solo può proteggere l’azienda da potenziali rischi legali, ma rafforza anche la cultura aziendale basata sull’etica e la trasparenza. Investire nella creazione di un modello efficace è un passo importante verso il successo e la sostenibilità a lungo termine.
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