Le pre-close calls sotto il mirino dell’ESMA

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Le “pre-close call” sono sessioni di comunicazione tra un emittente e un analista o un gruppo di analisti che generano ricerche, previsioni e raccomandazioni relative all’emittente di strumenti finanziari per i propri clienti. Queste “chiamate di pre-chiusura” di solito hanno luogo immediatamente prima dei periodi che precedono una relazione finanziaria intermedia o di fine anno durante i quali gli emittenti devono astenersi dal fornire qualsiasi ulteriore informazione o aggiornamento perché possono influenzare aspettative del mercato e prezzi degli strumenti.
L’ESMA e le autorità nazionali competenti (NCA) hanno recentemente osservato un numero elevato di episodi di volatilità dei prezzi delle azioni dell’UE, alcuni dei quali hanno avuto luogo subito dopo le “pre-close call” tra emittenti e analisti selezionati. I media hanno collegato questi “pre-close call” e la conseguente volatilità, sollevando in alcuni casi il sospetto di possibili illecite divulgazioni di informazioni privilegiate. Determinare se le circostanze che circondano questi episodi possano comportare una particolare vigilanza sono di competenza delle NCA.

L’ESMA ritiene che le “pre-close call” comportino rischi intrinseci di divulgazione involontaria e illecita di informazioni privilegiate aumentate dalla mancanza di pubblicità di questi eventi e dall’assenza di registrazioni di quanto avviene.
L’ESMA ricorda agli emittenti il ​​divieto di divulgazione illecita di informazioni privilegiate e che la comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate deve avvenire ai sensi dell’art. 17 del Regolamento sugli Abusi di Mercato (MAR1) e il regolamento di esecuzione (UE) della Commissione 2016/1055.