Arpa Lombardia. Un nuovo modello organizzativo

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Un nuovo modello organizzativo per Arpa Lombardia con novità strutturali sia a livello centrale, sia provinciale.

Nell’Agenzia regionale per la protezione ambientale nascono il dipartimento di Monza-Brianza, che si stacca da quello di Milano, e due dipartimenti regionali centrali, uno per l’Innovazione e l’altro per le Prestazioni Analitiche. La struttura sarà più snella e adatta alle esigenze dei territori in materia ambientale, a sostegno dello sviluppo economico. “Oggi più che mai parlare di ambiente significa coinvolgere in maniera trasversale il benessere e la qualità della vita, le innovazioni tecnologiche, la crescita delle imprese, quindi le scelte politiche per la comunità”, dichiarano la presidente di Arpa Lucia Lo Palo e il direttore generale Fabio Cambielli (nella foto)

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I nuovi capi dipartimenti territoriali, da lunedì prossimo 3 giugno, saranno Calogero Trizzino (Milano), Simona Invernizzi (Monza-Brianza), Maria Luisa Pastore (Brescia), Maria Teresa Cazzaniga (Bergamo), Emma Porro (Lecco-Sondrio), Fabio Carella (Como-Varese), Gian Paolo Oneda (Mantova-Cremona) e Beatrice Melillo (Lodi-Pavia).

La governance

“Una governance – precisa Lucia Lo Palo – ancora più sfidante nella consapevolezza di trovare e preservare nel tempo il difficile equilibrio fra le attività socio-economiche e la sostenibilità ambientale”.

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A livello centrale il modello si basa sull’unitarietà della direzione strategica costituita dal direttore generale insieme al direttore amministrativo e ai direttori tecnici. L’importante novità riguarda l’accorpamento di settori in dipartimenti regionali che potranno operare in un’ottica sinergica e non dispersiva. Si tratta di due direzioni tecniche a presidio delle due principali linee di attività agenziali: una su Controlli e Prevenzioni Rischio Antropico che si occuperà per esempio di controlli, bonifiche, agenti fisici, etc con a capo Madela Torretta, l’altra su Monitoraggi e Prevenzione del Rischio Naturale, ovvero meteo, frane, etc guidata da Orietta Cazzuli.

Vedono la luce due nuovi dipartimenti centrali: il dipartimento regionale per l’Innovazione, la Ricerca e la Sostenibilità con al vertice Angelo Zicoia, settore che curerà i rapporti con gli Atenei e gli enti di ricerca per cogliere le sfide (dalla transizione digitale all’educazione ambientale) che i continui avanzamenti della scienza propongono e indirizzano, perché l’Agenzia sia sempre più un riferimento a livello nazionale ed europeo. L’altro è il dipartimento regionale per le Prestazioni Analitiche impegnato nelle analisi di laboratorio inclusa la radiochimica e l’olfattometria, guidato da Valeria Frattini.

“Un cambiamento necessario per un’Agenzia che sappia rispondere ai bisogni della comunità tutta prevenendo rischi, tutelando ogni punto del nostro ambiente, promuovendo una crescita responsabile. Il tutto orientato alla promozione di un’integrazione continua fra la sede centrale e le strutture territoriali che avranno altresì il compito di costruire e mantenere un alto livello di confronto con le istituzioni locali e le associazioni di categoria”.