Come investire in arte senza fare troppi errori
Gli esperti dell’americana CNBC, uno dei leader mondiali per le notizie di economia e per la copertura in tempo reale del mercato finanziario, hanno costantemente consigliato ai collezionisti alle prime armi di fare le proprie esperienze culturali e di affinare il proprio gusto, prima di investire dei soldi. “Non si può davvero sopravvalutare l’importanza di leggere, di imparare, di visitare musei, di affinare il proprio occhio”, secondo Karen Taylor, gallerista di tutto rispetto. “E davvero… occorre capire cosa ti piace, perché c’è tutta la differenza del mondo tra una collezione e un mucchio di roba”, ha detto Keren Taylor tempo fa, intervistata da CNBC alla Winter Art & Antiques Fair di Londra.
Anche Maria Artool, CEO dell’International Body of Art, che organizza mostre di alto profilo, concorda su questo aspetto: “I collezionisti dovrebbero andare a quante più inaugurazioni di gallerie, personali e fiere d’arte possibili: è così che possono sviluppare le proprie preferenze e farsi un’idea dell’arte con cui si sentono davvero in sintonia”.
Un po’ più possibilista è Will Ramsay, fondatore e CEO dell’Affordable Art Fair, che organizza mostre in tutto il mondo, ha detto che collezionare arte è più facile di quanto si possa pensare. “Non devi essere un esperto d’arte. Parlare con le persone del settore e visitare le gallerie è un ottimo modo per tenersi aggiornati su ciò che sta accadendo”, ha detto. “Ma non aspettarti di sviluppare rapidamente il tuo gusto… Una collezione è un viaggio, un viaggio che dura una vita per molte persone”, ha aggiunto
L’arte come investimento
Frequentare le migliori case d’asta può essere un buon modo per acquistare arte, in parte perché forniscono accesso a un mercato aperto, ma anche perché le migliori case d’asta hanno specialisti che gli acquirenti possono consultare. “Quando scegli di fare delle offerte, per prima che cosa chiarisci a te stesso che cosa ti piace: ma soprattutto, stabilisci un budget” consiglia un funzionario della famosa Casa d’Aste Sotheby’s. La provenienza, cioè la storia del pezzo che si desidera acquistare, e la certezza della sua proprietà, è una considerazione importante quando si acquista un’opera d’arte. “Un’opera d’arte acquistata all’asta avrà, il più delle volte, anche una storia emozionante ad essa collegata e quando la acquisisci, diventi parte di quella storia”.
Se fare offerte all’asta non vi attrae, case d’asta come Sotheby’s hanno spesso anche una selezione di opere disponibili per l’acquisto immediato. Una gamma di “collezioni di partenza” comprende perfino opere d’arte per meno di due o tremila dollari. E l’acquisto è certificato.
Cos’è l’arte investment-grade?
Chi è interessato all’arte come investimento alternativo, potrebbe prendere in considerazione l’arte “investment-grade”.
“L’arte investment-grade si riferisce ai nomi più affermati e riconosciuti, come Picasso e alcuni artisti viventi, quelli con un valore di mercato elevato nei mercati primari e secondari”, ha affermato a un altro canale televisivo americano, la CNN, la direttrice della Contessa Gallery, con sedi a Southampton, New York, Palm Beach, Florida e Cleveland, Ohio Sharon Phair, “È paragonabile all’acquisto di azioni di una società consolidata”.
In quanto tale, esiste un mercato solido per l’arte investment-grade. Secondo Art Basel, la nota piattaforma artistica internazionale, il solo mercato dell’arte statunitense ha registrato vendite per 27,2 miliardi di dollari nel 2023. E il Knight Frank Luxury Investment Index ha riconosciuto l’arte come la classe di attività di lusso con le migliori prestazioni del 2023 (su 10 monitorate), con prezzi in aumento dell’11%. L’indice mostra anche che i prezzi dell’arte sono aumentati del 105% in un periodo di 10 anni.
Le opere sulle quali si investe restano conservate nei caveaux e se ne possiede “virtualmente” una piccola parte, il cui valore si potrà concretizzare solo al momento della cessione della propria quota a un altro acquirente, o se, in caso di “exit”, l’opera stessa verrà proposta e acquistata sul mercato internazionale dell’arte.
Come approcciarsi all’investment-grade?
Per determinare se un’opera d’arte è adatta. per prima cosa è opportuno verificare le vendite storiche dell’artista e soprattutto valutare se c’è stato un ROI (ritorno dell’investimento) positivo per chi ha investito su di lui ultimamente. L’investimento nell’arte è generalmente considerato una strategia a lungo termine. I guadagni significativi possono richiedere anni o decenni. Meglio eseguire valutazioni periodiche delle opere sulle quali si è investito per monitorare il loro valore di mercato e considerare opportunità di vendita solo quando il mercato è favorevole.
In generale, è meglio non concentrarsi su un solo artista o movimento, ma costruire un portafoglio diversificato che includa opere di diversi periodi, stili e media. Questo può mitigare i rischi associati a cambiamenti nelle tendenze del mercato. Ancor meglio se ci si orienta su opere di artisti già affermati (con un track record di apprezzamento stabile) o in alternativa su opere di giovani promesse che, grazie a un investimento iniziale più contenuto, potrebbero vedere un aumento di valore significativo.
Possedere invece un’opera e tenerla a casa propria
Investire in opere d’arte richiede tempo, impegno e una certa dose di passione. Tuttavia, con la giusta strategia e consulenza, può diventare un investimento gratificante sia a livello finanziario sia personale. Anche se il ritorno dell’investimento deve essere il primo punto da rispettare, non ci si può nascondere che possedere e ambientare in casa propria un’opera d’arte è pur sempre una grande soddisfazione.
Infatti, secondo il team inglese di Artelier, società di advisory che fornisce ricerche specialistiche sul mercato dell’arte e gestione di progetti, è anche importante “pensare se l’opera d’arte ti porta gioia perché se non vedi un buon ritorno sul tuo investimento, dovresti almeno goderti un po’ l’opera d’arte per se stessa”.
Gli artisti rientrano in tre categorie generali, secondo Artelier.
Emergenti: questi artisti sono all’inizio della loro carriera, il che generalmente rende le loro opere d’arte più accessibili e un investimento più rischioso.
Consolidati o a metà carriera: questi artisti sono ben noti e hanno vendite regolari nelle case d’asta e rendimenti annuali costanti sull’investimento.
Blue chip: come le azioni blue chip, gli artisti blue chip hanno una storia di ottime performance. Le loro opere sono le più costose, ma si prevede che mantengano il loro valore o lo aumentino nel tempo.
L’arte stessa è suddivisa in diversi movimenti in base al periodo in cui l’artista è vissuto. Art Basel elenca la seguente ripartizione globale delle vendite all’asta nel 2023, in base alla percentuale venduta:
Post-bellico (artisti nati tra il 1910 e il 1945) e contemporaneo (nati dopo il 1945): 53%
Moderno (nati tra il 1875 e il 1910): 24%
Impressionista e postimpressionista (nati tra il 1821 e il 1874): 14%
Antichi maestri (nati tra il 1250 e il 1821): 9%
L’arte contemporanea è probabilmente la più diffusa al momento, ma è importante notare, tuttavia, che il mercato dell’arte “è costituito da migliaia di sottomercati e un’efficace diversificazione all’interno della classe è molto difficile da ottenere”, secondo Morgan Stanley.

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