Il Grande Magazzino, una rivoluzione delle vendite

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Oggi tra Supermercati, Centri commerciali et similia abbiamo l’imbarazzo della scelta sul dove trovare una grande quantità di prodotti in un sol luogo, dai vestiti al cibo e tutto a prezzi fissi e non controllabili (e magari con qualche sconto).

Tuttavia per secoli tutto questo non fu la norma, si dovette attendere il 1852 per avere  il primo centro commerciale moderno “Le Bon Marchè” di Parigi, fondato da Aristide Boucicaut.

In una Parigi di metà ‘800, in pieno Secondo Impero, ormai fatta di grandi viali, illuminazione e trasporti pubblici avanzati, come potevano sopravvivere i vecchi negozi, spesso annidati in locali bui e umidi?

Ecco allora farsi strada una concezione tutta nuova del commercio, che decreta la fine del negozio specializzato e apre la strada alla nascita dei grandi magazzini.

Per concretizzare questa idea Monsieur Boucicaut, mise in piedi un sol luogo dove trovare vestirario femminile, maschile e da bambino, accessori, servizi da tavola e oggetti di design, ma anche esposizioni culturali, collezioni di arredi e opere d’arte contemporanee punteggiavano lo spazio soprendendo il pubblico.

Introdusse inoltre una serie di innovazioni di vendita: un sistema di prezzi fissi con relativi sconti invece del precedente sistema di contrattazione sui prezzi, allora comune nei negozi, una sala di lettura per i mariti mentre le loro mogli facevano la spesa, premi e animazione per bambini, nel 1867 il primo catalogo di vendita per corrispondenza e saldi stagionali, compresa la “vendita bianca”, progettata per vendere lenzuola e biancheria da letto in inverno quando le vendite erano lente.

Tra il 1852 e il 1860, grazie a una combinazione di prezzi bassi, pubbliche relazioni e servizio clienti, Boucicaut aumentò le vendite del negozio da 500.000 franchi a 5 milioni di franchi l’anno.

Anticipando di diversi anni le rivendicazioni sindacali, Boucicaut introdussero grandi innovazioni: le ore di lavoro da sedici furono ridotte a dodici, si pagavano commissioni sulle vendite ai commessi, gli impiegati avevano diritto a un giorno di riposo settimanale retribuito, alla mensa gratuita, all’assistenza medica, a un fondo pensione.