Il Litigation Funding: Un’opportunità di investimento e supporto legale

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Il *litigation funding* in Italia si configura come un sistema attraverso cui un soggetto terzo, generalmente un investitore o una società specializzata, si fa carico dei costi legali sostenuti da una parte coinvolta in una disputa giudiziaria, fornendo sia risorse finanziarie sia supporto legale.

In caso di esito favorevole della causa, il finanziatore ottiene una percentuale del risarcimento accordato; diversamente, sopporta la perdita senza poter rivalersi sulla parte finanziata.

Sebbene questo strumento sia relativamente nuovo in Italia, all’estero è già consolidato e coinvolge due figure principali:

  • Finanziatore (litigation funder): La figura che si occupa di fornire le risorse economiche necessarie per coprire i costi del processo e l’assistenza legale.
  • Parte finanziata: Il soggetto, che può essere un privato, un’impresa o un ente pubblico, che necessita di un supporto finanziario per sostenere una controversia legale.

Processo di valutazione del caso

  1. Analisi preliminare: Il finanziatore valuta la solidità legale del caso, le possibilità di successo e il potenziale risarcimento.
  2. Stipula del contratto: Se l’esito dell’analisi è positivo, viene sottoscritto un accordo che definisce i termini del finanziamento e la quota spettante al finanziatore in caso di vittoria.
  3. Copertura delle spese: Il finanziatore si fa carico di tutti i costi processuali, inclusi gli onorari degli avvocati, le consulenze tecniche e le spese procedurali.

Esito della causa

  • Vittoria:** Il finanziatore riceve la percentuale concordata del risarcimento.
  • Sconfitta: Il finanziatore perde l’intero investimento senza alcun obbligo di rimborso per la parte assistita.

I vantaggi del litigation funding

  • Accesso alla giustizia: Consente a chi ha risorse economiche limitate di avviare cause legali altrimenti irraggiungibili.
  • Gestione del rischio: Trasferisce il rischio economico del contenzioso al finanziatore.
  • Ottimizzazione aziendale: Le imprese possono destinare le proprie risorse ad altre attività, delegando le spese legali al finanziatore.

La diffusione in Italia
Originario dei paesi di Common Law, il *litigation funding* sta rapidamente prendendo piede anche in Italia. Recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno legittimato i contratti di cessione del credito, anche in assenza di registrazione del cessionario all’albo degli intermediari finanziari.

Inoltre, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha riconosciuto l’utilità di questo strumento per casi di violazioni antitrust, incoraggiando le imprese a utilizzare il *litigation funding* per ottenere risarcimenti.

In conclusione, il *litigation funding* si sta affermando come una risorsa innovativa nel panorama legale italiano, offrendo soluzioni finanziarie per affrontare controversie complesse. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente le implicazioni legali ed etiche associate a questo strumento.

Per ulteriori informazioni, Investhotel Capital Partners ha dedicato una divisione all’analisi e valutazione di opportunità di litigation funding.