Il valore dell’Euribor a 1 e 3 mesi scende sotto l’IRS a 20 anni
Dopo due anni, il valore dell’Euribor a 1 e 3 mesi scende sotto l’IRS a 20 anni. In estate previsto il sorpasso in convenienza del tasso variabile sul fisso
A seguito della decisone della Banca Centrale Europea il mercato dei mutui sorride. I tassi Euribor a 1 e 3 mesi, ovvero gli indici di riferimento sui quali vengono calcolati quelli dei mutui variabili, sono calati negli ultimi giorni, anticipando come di consueto le mosse di Francoforte, e si attestano ora sotto il valore dell’IRS a 20 anni per la prima volta da marzo 2023. Dalle rilevazioni del 4 marzo, infatti, l’indice Euribor a 1 mese è al 2,47%, quello a 3 mesi al 2,49%, mentre l’IRS a 20 anni ha un valore del 2,50% (l’Euris a 30 anni si mantiene invece più basso al 2,33%). A seguito del taglio odierno, gli indici di riferimento per i mutui a tasso variabile sono destinati a calare ulteriormente, con le curve di forward che indicano una discesa sotto il 2% prevista a settembre. Secondo le stime di MutuiOnline.it, il sorpasso in convenienza del variabile sul fisso dovrebbe avverarsi entro l’estate, tutto dipenderà dall’andamento dell’IRS e da come si evolveranno gli spread che le banche applicano agli indici di riferimento. Se al momento, infatti, gli istituti di credito stanno mantenendo uno spread ben più basso sui finanziamenti a tasso fisso, la situazione potrebbe presto invertirsi e tornare verso la “normalità storica”, ovvero con uno spread maggiore applicato su quei finanziamenti che rappresentano un rischio maggiore per le banche, quelli il cui tasso resta invariato nel tempo, e più basso su quelli che cambiano in base alle fluttuazioni di mercato, ovvero quelli a tasso variabile.
Matteo Favaro, Managing Director e COO di MutuiOnline.it, commenta: “Come previsto prosegue la politica di allentamento monetario della Banca Centrale Europea, iniziata nella riunione dello scorso giugno, grazie alla quale il mercato dei mutui ha potuto risollevarsi dopo un periodo difficile. La discesa dei tassi rappresenta un’ottima notizia per i consumatori, che possono godere di condizioni sempre migliori di accesso al credito. Una quota in costante aumento di clienti di MutuiOnline.it sta infatti ricorrendo alla surroga e chi trasferisce il mutuo in essere per approfittare di tassi di interesse più convenienti nella stragrande maggioranza sceglie il tasso fisso (99,2% del totale nel 2025). Di questi il 42,6% abbandona un tasso variabile o variabile con cap in favore del fisso, il 3,9% lascia un tasso misto, mentre il restante 52,8% rimane sulla stessa tipologia di finanziamento. Guardando al futuro, per la prima volta dopo due anni esatti gli indici Euribor scendono sotto l’Euris a 20 anni e il riequilibrio tra tasso fisso e variabile sembra essere sempre più vicino. Al momento, tuttavia, diverse incognite rendono ogni previsione complicata. Le future decisioni della Bce saranno infatti influenzate dalle mosse di Federal Reserve e Bank of England, oltre che dall’andamento dell’inflazione e della crescita economica nell’Eurozona. Inoltre, l’elemento che più di tutti richiede attenzione riguarda la situazione geopolitica attuale, dalla quale dipende ogni futura decisione in ambito economico”.

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