Garbarino, Lemanik: nel corso del 2025 ci aspettiamo 2-3 tagli dei tassi dalla Fed e la Bce
Il primo trimestre 2025 è stato estremamente volatile per una serie di motivi. La nuova amministrazione Usa ha annunciato una nuova ondata di dazi mirati a determinati settori e dazi su base reciproca nei confronti dei principali partner commerciali, generando timori di guerra commerciale. Tale scenario avrebbe un effetto di stagflazione sull’economia globale, in quanto i dazi aumentano l’inflazione e riducono la crescita economica reale. Altri fattori negativi per la crescita economica sono i tagli alla spesa pubblica Usa e un contesto geopolitico incerto. I rendimenti dei Treasury bond sono scesi notevolmente, riflettendo tali incertezze.
Il settore tecnologico ha corretto in modo significativo, con il Nasdaq giù del 10% rispetto ai massimi. Il mercato si sta domandando se gli investimenti nelle infrastrutture per l’intelligenza artificiale continueranno al ritmo attuale e sta discutendo anche sulla futura redditività economica degli investimenti stessi. In Europa, la Germania ha annunciato un piano di investimento pluriennale nelle infrastrutture e nella difesa, che aumenterà crescita e debito pubblico. Di conseguenza, i rendimenti del Bund sono aumentati, rafforzando l’euro. Dato il contesto macroeconomico, ci si aspetta che sia la Federal Reserve che la Bce taglino i tassi ulteriori 2-3 volte nel corso del 2025.
Riteniamo che l’attuale scenario macroeconomico per i mercati azionari sia neutrale. L’S&P 500 quota a un multiplo di 20x gli utili del prossimo anno e l’S&P 500 Equalweight è più economico, approssimativamente a 17x. Riteniamo che gli utili societari in crescita porteranno ad un rialzo moderato delle azioni durante i prossimi 12 mesi.
“Durante il trimestre sono state vendute le posizioni in LVMH, MSCI e Danaher. I proventi sono stati investiti in una nuova posizione in Hilton e in alcune posizioni esistenti come Visa e Applied Materials”, continua Garbarino. “A livello settoriale, il portafoglio non ha banche, assicurazioni e petroliferi. Il portafoglio è sovrappeso sul settore industriale, chimico e beni di consumo discrezionali. I tecnologici sono sottopesati e non vi è esposizione sul settore hardware. Non c’è esposizione nemmeno sulle utilities, sull’immobiliare e sui beni di consumo non discrezionali. Il settore sanità è leggermente sotto pesato”.

LMF green
Mente e denaro
MaltaLink
LMF Crypto Agorà
Sala Stampa