La pianista Linda Di Carlo e il suo progetto “Louise Farrenc: una donna allo specchio”

Cécile Prakken -

Il mondo della musica è sconfinato e a volte si ha la fortuna di riscoprire compositori la cui opera si è persa nel tempo. Quando capita una cosa del genere l’emozione è enorme: così è capitato alla pianista Linda Di Carlo.

I musicisti sono molto interconnessi e proprio attraverso alcuni colleghi mi è capitato di venire in contatto con Linda, con la sua passione per la compositrice Louise Farrenc e con il suo progetto “Louise Farrenc: una donna allo specchio”.

Chi è Linda Di Carlo e qual’è la storia di questo progetto?

Linda si è diplomata in pianoforte e clavicembalo al Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia, dove insegna Accompagnamento Pianistico dal 2013. Svolge un’intensa attività concertistica ed è stata invitata ad esibirsi per importanti festival e rassegne culturali in Italia e all’estero ( Francia, Paesi Bassi, Spagna, Polonia, Tunisia, Turchia, Kosovo, Cechia, Germania, Svizzera, USA, Brasile, Giappone…). Ha registrato per la Sagra Musicale Umbra e la Casa discografica Camerata Tokyo.

Con il Quintetto Bottesini, che ha fondato nel 2005,  ha registrato per la rivista “Amadeus” il Quintetto di H. Goetz, il Forellen-Quintett di F. Schubert nel 2010 e nel 2016 i due sestetti per archi e pianoforte di Ferdinando Giorgetti. Tra il 2014 e il 2022  ha registrato per Brilliant Classics tutta la musica da camera con pianoforte di Louise Farrenc (1804-1875).

Nel 2024 ha deciso di dedicare a questa straordinaria musicista francese uno spettacolo tutto al femminile dal titolo “Louise Farrenc: una donna allo specchio” in cui, insieme alla violinista Mihaela Costea, alla violoncellista Silvia Chiesa e all’attrice Anna Bonaiuto, grazie ai testi originali di Antonella Campani, la storia di Louise Farrenc e la sua musica riprendono vita e vengono presentate al pubblico ritraendo la compositrice come musicista e come donna: la sua passione per la composizione,  la conquista di una cattedra al Conservatorio di Parigi, , la lotta per ottenere lo stesso compenso dei colleghi uomini, la felice collaborazione con il marito editore Aristide Farrenc,  il dolore per la morte prematura della figlia Victorine, anche lei bravissima pianista.

Perché il tuo interesse per Louise Farrenc? Come è iniziato?

Linda DC: “A volte cercando nuovo repertorio si ha la fortuna di trovare musica di sorprendente bellezza, delle vere gemme sonore di un compositore, o come in questo caso, di una compositrice sconosciuta.

A me è successo circa dieci anni fa, quando cercavo nuovo materiale per il mio Quintetto Bottesini (che ha una formazione particolare, cioè violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte) e ho trovato inaspettatamente ben due quintetti di Louise Farrenc scritti proprio per questo organico.

Sono rimasta subito affascinata dalla bellezza della sua scrittura: elegante, chiara, brillante, ironica, ma anche drammatica e romantica, dalle linee melodiche delicate ed intime, una sorta di ponte tra il classicismo e il romanticismo, tra lo stile di Beethoven e di Chopin.

In realtà, il fatto che lei fosse una donna compositrice all’inizio non era per noi così rilevante – Linda mi racconta – Ricordo che durante le prove parlavamo dell’autore dando per scontato che fosse un uomo, dicendo  “LUI intende così, probabilmente LUI qui vuole…”…. Eravamo anche noi vittime del pregiudizio di genere!

Chi era Louise Dumont Farrenc?

Linda DC: “Una donna eccezionale che si è distinta come pianista, compositrice, didatta ed editrice nella Parigi di metà ‘800, di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla morte. Nata nel 1804, crebbe in una famiglia di artisti, i Dumont, scultori di successo, in un’atmosfera bohémienne e moderna. L’arte era parte della loro vita.

Giovanissima mostrò un grande talento musicale e poté studiare privatamente pianoforte con Madame Cécile Soria -allieva di Clementi- e composizione con il più famoso insegnante del tempo, Antonin Reicha. Una cosa rara e sorprendente in un’epoca in cui le donne non erano ammesse nelle classi di composizione del Conservatorio e, in generale, non erano incoraggiate a coltivare i loro interessi o ad avere una cultura approfondita. Lo diceva perfino Stendhal: “ Chiunque preferirebbe passare la vita con una femme servante, piuttosto che con una femme savante!”….

A trent’anni, mentre era già in carriera, conobbe il compositore e grande pianista Johann Nepomuk Hummel, di cui il marito era editore, e prese lezioni da lui: in quegli anni iniziò a pubblicare le sue opere (presso la casa editrice del marito ma anche presso Peters, Leduc, Simrock, Duff ).

Nel 1842 diventò docente di pianoforte al Conservatorio di Parigi, prima donna ad occupare questa posizione in modo permanente.

Dopo la morte del marito Aristide, Louise si occupò personalmente della casa editrice Farrenc e terminò la grande raccolta in 23 volumi “Les Trésors des Pianistes”, un’antologia di compositori da Bach a Chopin, arricchita delle sue preziose note di prassi esecutiva, che per tanti anni fu un importante testo di studio per gli allievi pianisti.

La compositrice aveva avuto successo durante la sua vita?

Linda DC: Schumann, Berlioz e il temuto critico Fétis la lodarono per la sua grande tecnica, musicalità e il tocco raffinato. Marmontel la inserì nella sua antologia  “Pianistes célèbres”: le sue opere vennero eseguite in Francia, a Londra, in Danimarca e in Germania.  L’Académie de beaux-arts de France le attribuì per ben due volte il prestigioso Prix Chartier per la composizione.

Direi che questi possono essere considerati risultati eccezionali per una compositrice che veniva dalla grande scuola di Mozart, Beethoven, Haydn e i cui contemporanei si chiamavano Mendelssohn, Schubert, Schumann, Brahms… Certamente la passione dei francesi per l’Opéra e la musica vocale da salotto, che non erano generi praticati da Farrenc,  contribuì ad escluderla dagli ambienti musicali più alla moda.

Riguardo al tuo progetto: “Louise Farrenc: una donna allo specchio” ?

Linda DC “Prima di questo progetto ho avuto il privilegio di registrare tutta la musica da camera con pianoforte di Farrenc per Brillant Classics con bravissimi amici musicisti: il Quintetto Bottesini (2014) , le prime parti dei Fiati del Teatro dell’Opera di Roma (2017), il violinista Daniele Orlando, spalla dei Solisti Aquilani (2020), Sergej Galaktionov e Amedeo Cicchese, primo violino e primo violoncello dell’Orchestra del Teatro Regio di Torino (2023).

Poi circa un anno fa ho deciso di creare un gruppo musicale tutto al femminile con una voce recitante, che desse nuova vita alla storia di Louise e alla sua bella musica.

Si tratta di una sorta di “pièce musicale” di un’ora e mezzo, in cui si alternano musica e parole, che guida il pubblico alla scoperta della storia e della musica di questa donna eccezionale e normale allo stesso tempo.

Lo scopo è dare una panoramica della musica da camera di Farrenc ed è adatta a vari tipi di pubblico, dal più esigente a quello meno abituato alla musica colta.

Il primo pezzo che abbiamo scelto è la famosa Air Russe varié op. 17 per pianoforte, una composizione molto apprezzata da Robert Schumann; a seguire le Variazioni su un’aria svizzera op. 20 per violino e pianoforte, poi il romantico Andante dalla Sonata per violoncello op.46,  per finire col meraviglioso Trio per pianoforte, violino e violoncello op. 34. Quest’ultimo brano fu molto eseguito ai tempi di F. ed è tuttora particolarmente apprezzato per la sua maturità, la maestria della scrittura e la freschezza melodica dei temi lirici”.

Recentemente il progetto è stato presentato ed eseguito a Parma in Sala Gavazzeni, presso il Centro Produzione Musicale Toscanini, presso l’Oratorio del Gonfalone a Roma, al festival Trame Sonore di Mantova, al Festival Carniarmonie di Udine, all’Amiata Piano Festival, nel programma radiofonico “Piazza Verdi” a Radio Tre e nel programma televisivo “Save the date” di Rai5.

Grazie alla passione di Linda Di Carlo,  Mihaela Costea, Silvia Chiesa e Anna Bonaiuto potete conoscere la bella musica e la personalità di Louise Farrenc prossimamente al

* Festival Pontino, Ninfa (Latina), 3 luglio 2025

* Venezia, Palazzetto Bru Zane, 14 aprile 2026.

©Cecile Prakken, aprile 2025

CREDITS – Foto Linda al pianoforte: ©Luigi Orru – Foto Trio seduto:©Carlo Bonazza – Foto Trio durante il concerto ©Daniele Cinelli – 
Foto attrice Anna Bonaiuto  ©Daniele Cinelli