L’indice VIX (l’indice della paura) ha raggiunto i livelli più alti degli ultimi 10 anni
Aprile è stato un mese molto volatile dopo l’annuncio del “Liberation Day” da parte del presidente Trump. I mercati azionari globali, i titoli di Stato e i cambi hanno risentito in modo significativo di tali annunci. I mercati azionari hanno inizialmente reagito in modo molto negativo e, escludendo i periodi influenzati dal Covid, abbiamo assistito a un aumento dell’indice VIX, l’indice della paura, ai livelli più alti degli ultimi 10 anni. Tuttavia, la situazione ha iniziato a invertirsi dopo l’annuncio della sospensione di 90 giorni. Un settore che è rimasto relativamente immune da tutta questa volatilità è stato quello delle obbligazioni corporate. Abbiamo assistito ad un ampliamento degli spread all’inizio del mese, ma su base relativa questo fenomeno è stato significativamente inferiore rispetto ad altre classi di attività. Ad esempio, gli spread creditizi sulle obbligazioni convertibili contingenti (CoCo) Additional Tier 1 (AT1) si sono ampliati da 313 punti base (pb) a 420 pb il 9 aprile, per poi chiudere il mese a 360 pb, un livello che rimane vicino ai minimi storici.
Valutazioni e fondamentali
Gli spread sul mercato del credito si sono ampliati, ma la correzione è stata ordinata e di breve durata, poiché l’amministrazione Trump ha annunciato una pausa di 90 giorni sull’introduzione della maggior parte dei nuovi dazi. Questa piccola correzione ci ha offerto l’opportunità di aggiungere piccole quantità di CoCo AT1 a rendimenti molto interessanti, compresi tra l’8% e il 9%. Riteniamo che, nonostante la pausa e la ripresa, la volatilità rimarrà elevata, soprattutto perché esiste la possibilità che i dati macroeconomici inizino a deteriorarsi. Pertanto, riteniamo che sia ancora necessaria una certa cautela. Il rischio di estensione, che considera la percentuale di CoCo AT1 con prezzo perpetuo o call, è aumentato nel corso del mese e attualmente si attesta intorno al 35-40%. Ciò ha giustificato anche il leggero aumento della nostra esposizione ai CoCo AT1. Quando le condizioni di mercato sono sfavorevoli, tale percentuale tende a raggiungere il 100%, mentre quando le condizioni di mercato sono molto favorevoli tende ad avvicinarsi allo 0%, indicando che le valutazioni sono ai livelli più bassi. Pertanto, dal punto di vista del rapporto rischio/rendimento, riteniamo che vi sia stato un leggero incentivo ad aumentare l’esposizione ai CoCo AT1, ma che i titoli Tier 2 e senior del settore finanziario continuino a offrire un valore maggiore, sebbene inferiore rispetto a un mese fa. Sono stati pubblicati i risultati del primo trimestre, che sono rimasti estremamente solidi, superando in media le aspettative di consenso, mentre i parametri di credito rimangono robusti. Ad esempio, Barclays ha registrato risultati molto positivi con un rendimento del capitale tangibile (ROTE) del 14% rispetto alla previsione dell’11% e il suo coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1) è aumentato di 30 punti base.

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