FIVI 2025: il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti celebra la sua 14ᵃ edizione

Greta Marilyn Carnieletto -

FIVI 2025: Emozioni, incontri e oltre 28.000 voci che hanno riempito BolognaFiere

— di Greta Marilyn Carnieletto

Si è chiusa lunedì la 14ª edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, un appuntamento che ogni anno riesce a superare sé stesso, confermandosi come uno dei momenti più autentici e attesi per i 1.000 vignaioli e vignaiole FIVI.

Dal 15 al 17 novembre 2025 sono state oltre 28.000 le persone che hanno scelto di percorrere i padiglioni 29 e 30 di BolognaFiere per incontrare, conoscere e condividere questi artigiani enologici.

FIVI si differenzia dagli altri eventi vinicoli per la sua anima. In questi tre giorni si incontrano solo produttori, ma vignaioli indipendenti. Donne e uomini che seguono la vigna tutto l’anno, che raccolgono, vinificano e imbottigliano personalmente. Custodi del territorio prima ancora che del vino.

Oltre alle realtà italiane provenienti da tutta la penisola, FIVI ha accolto anche vignaioli europei appartenenti a CEVI – Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (associazioni nazionali bulgara, ceca e slovena) e 28 aziende associate alla FIOI (Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti).

Questo appuntamento è un’esperienza unica. La possibilità di assaggiare la stessa varietà, spesso dello stesso territorio, trasformata però secondo sensibilità diverse. È qui che si comprende quanto l’interpretazione umana, il vero “fil rouge” vitivinicolo, plasmi ciò che poi ritroviamo nel calice. Vini che raccontano scelte agronomiche, suoli, esposizioni, ma soprattutto mentalità, intuizioni e coraggio. Una vera immersione culturale più che una semplice degustazione.

Un’edizione che ha donato molto e Rita Babini, Vignaiola e Presidente di FIVI lo ha detto con un’immagine perfetta:

C’era il sole sui volti delle Vignaiole e dei Vignaioli, degli olivicoltori, delle migliaia di persone che in questi giorni si sono incontrate al Mercato dei ViniLa magia si è avverata anche quest’anno: ancora una volta, sono stati tre giorni di festa che fanno guardare al futuro con ottimismo e speranza.»

La collaborazione con BolognaFiere continua a dimostrarsi vincente: il pubblico cresce, la qualità aumenta, l’interesse degli ospiti si rafforza.
Come condivide Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere: “Il successo di questa edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti conferma ancora una volta la forza del modello FIVI e la capacità di BolognaFiere di valorizzarne l’identità. La crescita dei visitatori, la qualità del pubblico e il legame sempre più saldo con la città ci dicono che questo appuntamento è diventato molto importante per il territorio e per l’intero settore. L’energia dei vignaioli, la loro storia e la loro visione arrivano dritte al cuore dei consumatori e generano una community autentica, fatta di passione e competenza. Abbiamo fatto bene a investire in un evento che guarda avanti e che, anno dopo anno, rafforza il ruolo di Bologna come capitale della cultura enologica e dell’enoturismo in Italia».

L’edizione 2025 è stata arricchita da masterclass realizzate in collaborazione con ALMA, FIOI e PAU, che hanno portato in scena alcune delle eccellenze più rappresentative del panorama italiano. Non sono mancati anche momenti di approfondimento su temi cruciali, come la nuova PAC e il futuro della viticoltura europea: un chiaro segnale che FIVI è anche confronto e visione.

FIVI è stato anche il palcoscenico di importanti riconoscimenti: Premio “Vignaiolo come noi” allo scrittore Enrico Brizzi e Premio “Leonildo Pieropan” a Paolo De Marchi, figura iconica del vino italiano. Premi che celebrano valori condivisi: autenticità, professionalità, passione artigiana.

Il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti ricorda con chiarezza ciò che spesso si dimentica; dietro ogni bottiglia ci sono volti, scelte e percorsi. È questo il cuore pulsante di FIVI, un luogo in cui chi degusta può lasciarsi guidare dal racconto di chi vive la terra ogni giorno, trasformando il proprio lavoro in un gesto culturale prima ancora che produttivo.

Il valore aggiunto sta proprio qui, nel confronto diretto con produttori che condividono la propria visione con trasparenza e passione, permettendo al pubblico di degustare ogni calice ed entrare, per qualche minuto, nella realtà di un vignaiolo o di una vignaiola, nella loro visione e nella cura dedicata alla vigna e alla cantina.

Ed è questa condivisione, semplice, diretta, sincera, a diventare un dono per chi visita il Mercato. Ritrovare produttori già conosciuti significa coglierne l’evoluzione, la crescita, le nuove scelte che si riflettono nel vino e nella cura dei dettagli. Così come è emozionante scoprire nuove realtà e storie che valorizzano territori che, pur noti, continuano a sorprendere per diversità e profondità.

FIVI si conferma così non solo un mercato, ma un appuntamento dove il vino torna ad essere incontro, scambio, scoperta.

Pronti per il prossimo anno!