Milano parte male, pesanti Unipol e Saipem
Il Ftse Mib cede quasi il 2%. Male Unicredit, Popolare Milano, Ubi e Banco
Parte con il piede sbagliato la settimana di borsa. A un’ora dall’avvio degli scambi a Milano, l’indice Ftse Mib cede l’1,97%. In rosso anche gli altri listini europei, con cali compresi fra il meno 1,7% di Parigi e il meno 1,3% di Londra, dopo che stamattina Tokyo ha chiuso con un ribasso dell’1,25%.
Stabile, rispetto alla settimana scorsa, l’euro, scambiato a circa 1,1230 dollari, mentre sale di due punti base, a quota 132, lo spread fra il Btp decennale italiano (che rende l’1,22%) e il Bund tedesco di pari durata.
A Milano tornano, pesanti, le vendite sul settore bancario. Più di tutti oggi ne paga le conseguenze Unicredit, che cede il 4,5%. Sul tavolo c’è sempre la vendita della controllata Pioneer, in funzione del rafforzamento patrimoniale dell’istituto di piazza Cordusio; le ultime indiscrezioni dicono che sarebbero quattro i possibili acquirenti: Poste, Generali, Amundi e una compagnia assicurativa estera, forse la francese Axa.
In forte ribasso anche Popolare Milano, Ubi e Banco popolare che cedono circa il 4%.
Ma oltre ai bancari oggi sono sotto pressione anche i petroliferi, in scia al notevole ribasso dei prezzi del greggio, rispetto a venerdì: i future sul Brent sono a 46,6 dollari al barile, circa 2,5 dollari in meno rispetto alla settimana scorsa, mentre il Wti è sceso a 44,6 (da 46,55). Ne fanno le spese Vendite su Saipem (-4,4%) e Tenaris (-2%), mentre Eni cede l’1,6%.
La maglia nera del Ftse Mib va tuttavia, al momento, a Unipol, che perde il 4,5%.