Prezzi del gas. Tensioni nel mercato del gas liquido, l’inverno sarà “volatile”
ECONOMIA | RIALZO PREZZI GAS, NON È TUTTA COLPA DEL MEDIO ORIENTE
L’ incremento per l’Europa nel fabbisogno di LNG m, stimato in 45Bcm, si sommerà all’aumento della domanda asiatica, il margine di capacità tra offerta LNG possibile, dati gli impianti esistenti, e livello della domanda (già critici dell’inverno 2022-23) si assottiglieranno ulteriormente. Dalla media storica pari al 15% tale margine potrebbe riportarsi al di sotto del livello di sicurezza del 10% nel 2024 in media, ma prossimo al 5% nei mesi invernali del 2024. Basterà un piccolo evento accidentale a generare oscillazioni nei prezzi: per tutto l’inverno prossimo è altamente probabile una diffusa volatilità. Solo a partire dalla seconda metà del 2025, quando l’offerta aumenterà per l’entrata in esercizio degli impianti in costruzione in Usa e Qatar, si potrà considerare superata la fase di profonda trasformazione strutturale dei flussi di approvvigionamento dell’Europa. Nel prossimo anno e mezzo l’Europa che ha più del 75% dei propri contratti indicizzata ai prezzi spot, contro il 20% della Cina, sarà la più esposta. Il rimbalzo previsto nella domanda nei prossimi mesi potrebbe essere più contenuto se la recessione dovesse aggravarsi, ma sarebbe meglio non dovervi sperare, urgente invece mantenere e rafforzare gli interventi per rendere strutturali i guadagni di efficienza ottenuti nell’ultimo biennio.