Premio Nobel per la pace 2024 all’organizzazione antinucleare giapponese Nihon Hidankyo
“Per quanto ci riguarda il disarmo è un tema identitario. I nostri fondi comuni non hanno mai investito in società coinvolte nella produzione, utilizzo, manutenzione, distribuzione e stoccaggio di armi convenzionali e controverse o in loro parti chiave. Si tratta di un valore non negoziabile che portiamo avanti da quando Etica Sgr è nata, nel 2000. Questa nostra posizione, condivisa da tanti risparmiatori, è in linea con l’articolo 11 della Costituzione, il quale sancisce che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Noi di Etica siamo convinti che, come risparmiatori anche se spesso inconsapevolmente, svolgiamo un ruolo cruciale nelle scelte di chi ci governa. Se cominceremo a scegliere con consapevolezza, l’azione di ciascuno di noi darà un contributo importante a far assumere alla finanza un ruolo sempre più responsabile. Sebbene l’impegno individuale non possa, da solo, porre fine ai conflitti, una crescente spinta collettiva potrà stimolare i governi ad agire concretamente per promuovere e preservare la pace.
In quest’ottica, collaboriamo da anni con ICAN (Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari), un’organizzazione svizzera insignita del Premio Nobel per la pace nel 2017 per il suo lavoro nell’attirare l’attenzione sulle conseguenze catastrofiche di qualsiasi utilizzo di armi atomiche. Nel 2022, infatti, partecipando alla prima Conferenza degli Stati Parte del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (Treaty on the Prohibition of Nuclear Weapons – TPNW), abbiamo presentato una dichiarazione degli investitori, nella quale si includevano indicazioni specifiche per gli Stati Parte, in relazione a modalità pratiche per fermare il finanziamento della produzione e del mantenimento degli arsenali di ordigni nucleari.
L’anno successivo alla Seconda Conferenza, sempre con ICAN, abbiamo ribadito il nostro impegno verso il disarmo nucleare attraverso una seconda dichiarazione agli investitori, sottoscritta da oltre 90 istituzioni finanziarie internazionali che rappresentano oltre mille miliardi di dollari di masse in gestione.
Questa iniziativa è un esempio concreto di come la finanza etica promuova un modello economico che pone al centro l’umanità e il rispetto del nostro Pianeta, riflettendo una visione di lungo periodo per creare valore economico e accrescere il bene comune.”