10 agosto, San Lorenzo. Stelle cadenti e congiunzioni astrali

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“San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla…”, scriveva Giovanni Pascoli nella sua X Agosto. Tradizione vuole che in questa notte si guardi il cielo, in cerca delle ‘lacrime di San Lorenzo’ (in ricordo del famoso martirio mirabilmente rappresentato da Tiziano nel ‘500) e si esprima un desiderio ogni volta che si riesca a scorgere una stella cadente.

Chiesa dei Gesuiti (Venezia)

Il Martirio di san Lorenzo, l’opera eseguita ad olio su tela da Tiziano nel 1548, è conservato nella chiesa dei Gesuiti di Venezia. Secondo la tradizionale iconografia, mostra il santo mentre viene bruciato sulla graticola, in una scena altamente drammatica. Un boia lo punge con un bidente, mentre un altro porta più legna per il fuoco. Il Cielo si apre, commosso dalla fede del Santo. Il chiaroscuro cattura perfettamente l’ambiente notturno, della penombra interrotta dalla luce delle fiamme e delle torce.

Gli aspetti astronomici

Come ci ricorda Adn Kronos in un suo comunicato, nel mese di agosto l’orbita della Terra incontra il famoso sciame meteorico delle Perseidi. Per questo motivo il 10 agosto è possibile osservare il fenomeno delle cosiddette ‘stelle cadenti’ (ossia le meteore), ma in realtà il momento migliore – in cui è addirittura possibile vedere fino a un centinaio di scie luminose ogni ora – coincide con la notte del 12 agosto.

Ma c’è di più. Nel mese di agosto, per esempio, è possibile ammirare anche Marte e Giove, nella seconda parte della notte: entrambi i pianeti si trovano nella costellazione del Toro, dove saranno protagonisti di una bella congiunzione nelle ore che precedono l’alba del 14 agosto.

L’Unione Astrofili Italiani

Come spiegano gli esperti della Sezione “Divulgazione” dell’Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica online “Il cielo del mese” – valida guida per osservare il cielo, a disposizione di tutti gli astrofili, in erba e non – Marte e Giove si troveranno nella costellazione del Toro, protagonisti della congiunzione accennata. Dopo questa suggestiva congiunzione vedremo Giove sorgere prima di Marte, che quindi si troverà più basso sull’orizzonte orientale rispetto al pianeta gigante. Anche Urano è visibile nella seconda parte della notte nella costellazione del Toro, ma solo al telescopio. Nel cielo della sera sarà invece possibile scorgere – con qualche difficoltà – il pianeta Venere, ancora molto basso sull’orizzonte occidentale, tra le luci del crepuscolo, nella costellazione dell’Acquario. Anche Saturno sarà a portata di mano: culmina a sud nella seconda parte della notte, rimanendo visibile fino alla comparsa delle prime luci dell’alba. Da non perdere il raro fenomeno dell’occultazione di Saturno da parte della Luna al termine della notte tra il 20 e il 21 agosto. L’occultazione inizierà alle ore 5:34 del mattino e si concluderà alle ore 6:34 (orari validi per Roma), quando il cielo sarà troppo chiaro per osservare nitidamente il pianeta.

A sovrastare il cielo dell’estate è il ben noto “triangolo estivo”, alto sopra le nostre teste, formato da tre stelle particolarmente brillanti: Vega, Altair e Deneb, delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno rispettivamente.