Geopolitica. Hezbollah: una nuova frontiera nella guerra asimmetrica

Marco Bacini -

“Cercapersone esplosivi contro Hezbollah: una nuova frontiera nella guerra asimmetrica”. 

a firma di
— Prof. Marco Bacini —
Direttore Master Intelligence per la Sicurezza Nazionale e Internazionale

Cercapersone (beeper) esplosivi

Ieri pomeriggio 17 settembre 2024, un attacco sofisticato ha colpito Hezbollah attraverso l’utilizzo di cercapersone (beeper) esplosivi, causando al momento almeno 18 morti e circa 4000 feriti tra Libano e Siria.

I dispositivi, acquistati da Hezbollah da un fornitore Taiwanese, sarebbero stati manomessi presumibilmente dai servizi segreti israeliani. Questi dispositivi, inseriti nella catena di distribuzione mesi prima, contenevano microcariche esplosive vicino alle batterie, che sono state attivate da remoto attraverso segnali acustici prolungati o messaggi elettronici. Sembra che i segnali generati fossero prolungati proprio per assicurarsi che i beeper venissero presi in mano e portati vicino al volto dai terroristi di Hamas.

L’infiltrazione nella catena di approvvigionamento dimostrerebbe la notevole capacità del Mossad di condurre operazioni di penetrazione Humint (Human Intelligence), intervenendo nella logistica e nei sistemi di comunicazione nemici, senza che Hezbollah sospettasse alcuna manipolazione.

Nonostante Israele non abbia rivendicato ufficialmente l’attacco, la natura dell’operazione e l’uso di tecnologia avanzata lascerebbero pensare a un’azione organizzata dal Mossad. L’infiltrazione nella catena di distribuzione dei cercapersone riflette un uso estremamente sofisticato della Humint, unita a capacità cibernetiche che hanno permesso l’attivazione a distanza degli ordigni.

Questo tipo di operazione conferma la natura di un conflitto sempre più dominato dall’uso simultaneo di strumenti tecnologici e tradizionali.

Le esplosioni, oltre ad avere lo scopo di eliminare obiettivi chiave di Hezbollah, potrebbero probabilmente aver generato nuove informazioni sui movimenti dei miliziani, forzandoli a reagire in modo disorganizzato. Israele potrebbe così aver utilizzato sistemi di sorveglianza ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance) per monitorare in tempo reale le reazioni e tracciare gli spostamenti degli operativi di Hezbollah, fornendo così informazioni aggiuntive per futuri attacchi e anche su possibili rifugi.

I sistemi ISR sono strumenti fondamentali per ottenere una visione completa delle attività nemiche e supportare le decisioni tattiche e strategiche. I, che sta per Intelligence si riferisce alla raccolta e all’analisi delle informazioni per comprendere l’intento e le capacità del nemico, S che sta per Surveillance è il monitoraggio continuo di attività o zone di interesse, utilizzando strumenti come radar, satelliti, o droni e R che sta per Reconnaissance riguarda missioni specifiche per raccogliere informazioni, spesso impiegando unità specializzate o piattaforme tecnologiche avanzate come aerei spia.

I sistemi ISR forniscono dati in tempo reale, essenziali per identificare minacce, tracciare movimenti nemici, e supportare azioni militari con una comprensione completa del campo di battaglia.

Questo attacco segna un’importante evoluzione nella conduzione delle operazioni, dimostrando come le tecnologie moderne stiano ridefinendo la guerra asimmetrica. L’integrazione tra Humint e capacità cyber non solo consente attacchi di alta precisione, ma offre anche la possibilità di destabilizzare l’avversario a lungo termine, raccogliendo informazioni in tempo reale e paralizzandone le reti operative.

In un contesto geopolitico sempre più complesso, questo attacco contro Hezbollah offre uno spunto di riflessione più ampio sul futuro dei conflitti: un futuro in cui la tecnologia diventerà sempre più un’arma per condurre operazioni di intelligence e destabilizzare gli avversari. La guerra asimmetrica si sta ridefinendo, con un’attenzione crescente verso l’integrazione di mezzi tradizionali come la Human intelligence e digitali, integrazione che crea nuovi paradigmi strategici e operativi, generando nuova e complesse sfide per la sicurezza globale.