Accordo tra Italia e Svizzera sui “nuovi lavoratori frontalieri”. Quest anno la dichiarazione dei redditi anche in Italia
Il nuovo Accordo tra Italia e Svizzera sull’imposizione dei lavoratori frontalieri è entrato in vigore il 17 luglio 2023 ed è applicabile a partire dal 1° gennaio 2024. Questo accordo introduce significative modifiche al regime fiscale per i lavoratori frontalieri assunti dopo il 17 luglio 2023, definiti come “nuovi frontalieri”. Il che significa che quest anno per la prima volta questi “nuovi frontalieri” dovranno dichiarare i loro redditi anche in Italia.
Definizione di lavoratore frontaliere:
Secondo l’accordo, un lavoratore frontaliere è una persona fisica che
Risiede fiscalmente in comuni italiani situati entro 20 km dal confine con la Svizzera
Svolge un’attività di lavoro dipendente nell’area di frontiera svizzera per un datore di lavoro o una stabile organizzazione residente in Svizzera.Ritorna quotidianamente al proprio domicilio in Italia, con una tolleranza di assenza fino a 45 giorni all’anno per motivi professionali.
Nuovo regime fiscale per i “nuovi frontalieri”
Per i lavoratori assunti dopo il 17 luglio 2023:
Imposizione in Svizzera: la Svizzera applica un’imposta alla fonte ridotta all’80% rispetto all’aliquota standard.
Imposizione in Italia: i redditi percepiti sono soggetti a tassazione ordinaria in Italia. Tuttavia, per evitare la doppia imposizione, l’Italia riconosce un credito d’imposta pari all’imposta pagata in Svizzera. Inoltre, la “no tax area” italiana per i redditi da lavoro dipendente è stata ampliata da 7.500 a 10.000 euro.
Regime transitorio per i “vecchi frontalieri”
I lavoratori presenti nei Cantoni dei Grigioni, del Ticino o del Vallese tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 continueranno ad essere tassati esclusivamente in Svizzera. Inoltre, la Svizzera verserà ai comuni italiani di confine, fino all’anno fiscale 2033, una compensazione finanziaria del 40% dell’imposta alla fonte prelevata.
In sintesi, l’accordo prevede che i lavoratori frontalieri assunti dopo il 17 luglio 2023 siano soggetti a una tassazione concorrente in entrambi i Paesi, con meccanismi per evitare la doppia imposizione e garantire equità fiscale.

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