PIMCO: La BCE discute sulla restrittività della politica monetaria

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– Alla riunione di questo giovedì, ci aspettiamo che la BCE abbassi il tasso sui depositi di 25 punti base, al 2,5%.

– Le nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema mostreranno probabilmente una crescita più bassa nel breve termine e una traiettoria dell’inflazione sostanzialmente invariata. La crescita debole e l’inflazione prevista in linea con l’obiettivo quest’anno suggeriscono un tasso di riferimento vicino al livello neutrale, nonostante l’inflazione interna ancora elevata.

– Da dicembre la BCE non mira più a una politica sufficientemente restrittiva, ma intende piuttosto adottare un adeguato orientamento della politica monetaria. Di conseguenza, la discussione su una configurazione adeguata del tasso neutrale ha preso piede all’interno del Consiglio direttivo ed è emerso del disaccordo. Tra i falchi, Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo, ritiene che una discussione su una pausa del ciclo di taglio dei tassi sia necessaria molto presto. Tra le colombe, il membro del Consiglio esecutivo Piero Cipollone non solo ritiene che l’attuale impostazione della politica monetaria sia eccessivamente restrittiva, ma ha anche esortato la BCE a garantire che le decisioni sui tassi compensino adeguatamente l’inasprimento indotto dalla riduzione del bilancio. Di conseguenza, le decisioni di taglio dei tassi dopo marzo hanno meno probabilità di essere prese all’unanimità.

– Data l’incertezza riguardo all’intervallo di neutralità della politica e l’inflazione interna ancora troppo elevata, che riflette in gran parte le persistenti pressioni sui prezzi nel settore dei servizi, riteniamo che i tassi continueranno probabilmente a scendere con prudenza.

–  I mercati stanno attualmente valutando un tasso terminale di circa l’1,9%, che rimane sostanzialmente coerente con le nostre stime per un tasso neutrale per l’Eurozona.

– Tuttavia, vediamo ulteriori rischi al ribasso per la crescita dell’Eurozona dopo le elezioni statunitensi e la possibilità di tassi terminali più bassi di quelli attualmente prezzati.

– L’attuale contesto di elevata incertezza non lascia spazio alla forward guidance e ci aspettiamo che la BCE continui a sottolineare che le decisioni verranno prese riunione per riunione. Ribadiamo che il flusso di dati nei prossimi mesi determinerà la velocità e la portata dell’allentamento monetario nelle riunioni future.