Diamond Private Investment

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Dopo la Brexit è boom di investitori

Diamond Private Investment, l’operatore leader nel settore dei diamanti da investimento che detiene circa il 65% delle quote del mercato italiano, ha registrato, in questi giorni, una forte crescita degli investitori, arrivati nei soli primi mesi del 2016 a oltre 15mila.

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La situazione finanziaria internazionale ha sicuramente avvantaggiato la crescita degli investimenti in questa tipologia di beni rifugio, a fronte di altri, come i buoni tesoro.

Una tendenza destinata a crescere e perdurare, visto che il periodo di incertezza finanziaria che seguirà alla Brexit porterà quasi inevitabilmente a un aumento della domanda dei beni rifugio.

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“Di fronte ad una situazione come quella che stiamo vivendo in questi giorni, con forti ripercussioni nel mondo finanziario, molti risparmiatori decidono di mettere in sicurezza parte dei propri risparmi – afferma Maurizio Sacchi, Amministratore Delegato di Diamond Private Investment – investendo in beni rifugio. Noi consigliamo di guardare all’investimento in diamanti con particolare serenità per la sua solidità, efficacia e redditività. Consigliando anche una diversificazione che non superi il 5% del patrimonio, perché il bene rifugio deve rimanere tale”.

I fattori che rendono questo tipo di investimento interessante sono molteplici: “L’investimento in diamanti comporta numerosi vantaggi – afferma ancora Maurizio Sacchi – Il valore dell’investimento non è infatti correlato all’andamento dei mercati finanziari e generalmente offre rendimenti che si collocano sempre a un punto, un punto e mezzo percentuale sopra l’inflazione reale. I diamanti da investimento – aggiunge Maurizio Sacchi – rientrano nella categoria di investimenti in attività reali, generano una forma di patrimonializzazione del capitale finanziario e rispondono allo stesso bisogno di sicurezza, concretezza e tangibilità garantita da terreni, appartamenti, case, con il vantaggio però di essere trasportabili, esenti da pressioni fiscali e da esigenze di manutenzione, impegnando una quantità marginale di capitale.”

Sono oltre 12.000 gli sportelli degli istituti di credito in tutta Italia tramite i quali opera DPI in partnership. Tra questi, Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena, Gruppo BPER, BPM e numerose Banche Popolari, Casse di Risparmio e Banche di Credito Cooperativo che propongono a piccoli, medi e grandi risparmiatori l’investimento come diversificazione del proprio portafoglio in piena sicurezza normativa, fiscale ed etica.

“Un altro fattore importante – conclude Maurizio Sacchi– è anche la liquidità immediata che può offrire l’investimento in diamanti; il disinvestimento è il fiore all’occhiello di DPI, che offre ai suoi clienti la possibilità di ricollocare in qualsiasi momento i diamanti da investimento sul mercato secondario domestico e/o internazionale, realizzando quindi le eventuali plusvalenze ottenute negli anni.”


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