Andrea Nicastro, inviato del Corriere, presenta su La7 la sua esperienza in Siria, con la regia di Fabio Bettonica

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Un lavoro in presa diretta ad un mese esatto dai fatti.

Secondo quanto pubblicato dall’ISPI subito dopo la caduta del regime degli Assad in Siria ci troviamo da qualche settimana in uno dei momenti di svolta più importanti della storia recente del Medio Oriente, sia per la rilevanza strategica e simbolica della Siria per gli equilibri regionali negli ultimi decenni, sia per la situazione che si è venuta a creare nella cosiddetta “mezzaluna sciita” che rappresentava la proiezione dell’Iran nella regione e il coinvolgimento delle sorti politiche del Libano. Damasco aveva costruito negli anni una situazione molto ingarbugliata con decine di consiglieri militari iraniani presenti sul territorio siriano, mentre Mosca metteva in atto campagne aeree contro le postazioni dei ribelli (ognuno di questi attori esterni era spinto naturalmente da interessi propri).  Ora l’inviato del Corriere della Sera, Andrea Nicastro, fa chiarezza su quanto successo.

Mercoledì 8 gennaio in seconda serata, La7 ha proposto un documentario inedito dal titolo “Dentro la rivoluzione siriana, diario di un inviato” realizzato dall’inviato del Corriere della Sera Andrea Nicastro (nella foto) il primo giornalista straniero ad entrare a Damasco dopo la fuga del Presidente Assad, con la regia di Fabio Bettonica.

Il servizio dovrebbe andare nuovamente in onda su La7 in replica alle 16.20 di domenica 12 gennaio.

Così il Corriere della Sera stesso descrive il filmato: un reportage di enorme valore storico. Le immagini in presa diretta raccontano giorno per giorno la presa di potere dei ribelli guidati dall’ex jiahdista Al Jolani: la prigione ‘mattatoio umano’, il Palazzo presidenziale saccheggiato, gli scantinati dove i Servizi segreti siriani torturavano gli oppositori, le scioccanti tracce di una guerra civile durata 13 anni che ha distrutto il Paese.

“Siamo molto orgogliosi di questo documento intenso e prezioso nato in collaborazione con il Corriere della Sera, – dichiara Andrea Salerno Direttore di La7 – che testimonia un evento storico raccontato nell’immediatezza dei fatti ma fissa anche l’enorme lavoro svolto sul campo dai giornalisti impegnati sui fronti di guerra”. 

In un contesto internazionale in cui il lavoro dei giornalisti è sempre più minacciato, come testimonia il caso di Cecilia Sala, ormai felicemente risolto, il documentario esplora anche gli aspetti umani e le paure della professione di inviato.