Tasse sulla casa a quota 42,1 miliardi

redazione -
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Nel 2014, secondo i dati dell’Agenzia delle entrate, il gettito è cresciuto del 10% rispetto all’anno precedente, soprattutto a causa della Tasi

 

42,1 miliardi di euro: tanto hanno fruttato alle finanze pubbliche, nel 2014, le imposte legate al possesso, alla locazione e alla compravendita di immobili. Rispetto all’anno precedente (38,4 miliardi) l’aumento è di quasi il 10% e, secondo l’Agenzia delle entrate che ha elaborato i dati, è dovuto principalmente all’introduzione della Tasi, che ha fruttato 4,6 miliardi di tasse in più. Il gettito complessivo è tornato così sui livelli del 2012, quando era stato pari a 42,3 miliardi.

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Secondo il Rapporto Immobili Italia 2015, tra il 2012 e il 2014, le imposte di natura reddituale (Irpef) sono passate da 6,4 a 7,2 miliardi di euro. “Il gettito Irpef è aumentato anche perché sono stati reintrodotti nella base imponibile i redditi degli immobili non locati ad uso abitativo ubicati nello stesso Comune di residenza, nella misura del 50%”, spiega il Rapporto.

Tra le imposte patrimoniali, l’Imu nel 2014 ha fruttato 19,3 miliardi per lo stato: sommati ai 4,6 miliardi della Tasi, è stato dunque pari a 23,9 miliardi di euro, pressoché invariato rispetto ai 23,8 miliardi del 2012.

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Tra il 2013 e il 2014, c’è stato inoltre un piccolo aumento delle imposte sui trasferimenti, passate da 8,7 miliardi a 8,9 miliardi di euro, grazie alla leggera ripresa del mercato immobiliare nel terzo trimestre del 2014.

In costante calo, invece, le entrate derivanti dalla tassazione sulle locazioni immobiliari: dai 2,3 miliardi del 2012 si è scesi a 2,2 miliardi nel 2013 e a 2,1 miliardi 2014.