Bene la bilancia commerciale tricolore

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Il surplus nazionale si attesta a 1,4 miliardi di euro, in lieve calo rispetto a settembre 2014. Positivi i flussi extra-Ue, soprattutto l’export

Tiene bene il surplus commerciale italiano, che si attesta a 1,4 miliardi di euro, in lieve calo (105milioni) rispetto a settembre 2014.
Il saldo dall’inizio dell’anno resta ampiamente positivo e in forte crescita rispetto all’anno precedente: +21,7 miliardi (+16,1 miliardi nello stesso periodo del 2014).

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Lo si apprende dalle rilevazione dell’Istat, secondo cui a settembre entrambi i flussi commerciali con i paesi extra-UE presentano un incremento congiunturale, più marcato per le esportazioni (+5,2%) che per le importazioni (+1,5%).
A trainare la crescita dell’export sono i settori dei beni strumentali (+12,1%),in forte recupero rispetto alla marcata flessione registrata nel mese precedente di agosto.
Segnali positivi vengono anche dai prodotti intermedi (+3,3%) e dai beni di consumo durevoli (+1,2%).
L’incremento congiunturale dell’import è diffuso a tutti i principali comparti, con l’eccezione dei beni di consumo durevoli, che segnano un calo del 3,9%.

Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra UE si conferma tuttavia negativa (-4,2%) ed
è particolarmente marcata per l’energia (-21,7%) e i prodotti intermedi (-4,8%).
Se si guardano i dati su base annua, sempre a settembre 2015 si rileva una contenuta flessione sia per l’export (-2,2%)sia per l’import (-1,6%). Al netto dell’energia (-22,9%) le importazioni sono comunque in marcata espansione (+7,3%).
Le vendite verso gli Stati Uniti sono in aumento (+18,2%) e quelle verso India (+20,5%) e paesi EDA (+8,2%) sono in accelerazione rispetto alla crescita media da inizio anno.

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Infine, si rileva la flessione dell’export verso la Russia (-24,4%), mentre si accentua quella verso la Cina (-9,2%).
In marcata diminuzione sono anche le vendite verso Opec (-17,5%) e Mercosur (-16,6%), mentre per Svizzera, Turchia e
America centro-meridionale si rileva una contrazione delle vendite rispetto a una media del periodo che rimane positiva.
Sul versante delle importazioni, quelle dagli Stati Uniti (+22%), Turchia (+21,6%) e paesi Eda (+19,1%) sono in marcata espansione.