Cina, economia avanti piano

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Negli ultimi tre mesi del 2016 il Pil è cresciuto del 6,8%, poco sopra le attese ma su base annua si attesta a +6,7%, frenato dal calo dei consumi

I numeri dell’economia cinese, si sa, risultano impressionanti agli occhi degli occidentali (e degli europei in particolare), ma il +6,7% di crescita annua nel 2016 in realtà delude sia Pechino sia il resto del mondo.

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Nonostante il Pil, secondo i dati appena resi noti dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, nell’ultimo trimestre dell’anno appena finito sia risultato di poco superiore alle attese, cioè a +6,8% contro le stime di +6,7%, l’espansione economica è cautamente giudicata dallo stesso Ufficio asiatico “con assetti moderati ancora stabili e solidi”.

In dettaglio, la crescita del Pil cinese è stata sostenuta dall’aumento della spesa pubblica e da un credito bancario a livelli record, ma frenata da un calo consumi al 9,6%, dal 10,6% del 2015, pur con uno scorcio finale in accelerazione (+10,9% solo a dicembre).

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Però l’aumento della spesa pubblica e l’espansione creditizia, insieme alla crescita del settore immobiliare, sembrano in grado di fornire all’economia cinese un buono slancio anche per quel che riguarda l’entrata nel nuovo anno, che di preannuncia ricco di incognite, non ultima quella dei rapporti con la nuova amministrazione Usa guidata da Donald Trump.

In definitiva, il dato sul Pil dell’intero 2016 (+6,7%), in linea con le attese e con l’obiettivo fissato dal governo (6,5%-7%), fotografa comunque la crescita più debole da ben 26 anni.