Una guida per la pensione dei pubblici dipendenti

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Presentata dai fondi Espero e Perseo-Sirio, illustra i vantaggi dell’adesione alla previdenza complementare

Si intitola La mia scelta previdente, la nuova Guida alla pianificazione della pensione nel pubblico impiego, realizzata dai fondi Espero e Perseo Sirio e disponibile gratuitamente online sul sito http://www.sceltaprevidente.it/

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La Guida è stata presentata il 3 novembre a Palazzo Montecitorio.

Espero e Perseo-Sirio sono i fondi pensione negoziali dedicati ai dipendenti della scuola, della pubblica amministrazione e della sanità.

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Secondo un sondaggio realizzato da Covip, la commissione di vigilanza sul settore previdenziale, quasi il 90% dei lavoratori che hanno aderito ai fondi pensione, si dichiarano soddisfatti della scelta fatta.

Eppure il tasso di adesione alla previdenza complementare resta relativamente basso: il problema più grande, soprattutto per i fondi pensione negoziali che non dispongono di reti di vendita come gli operatori di mercato, è il cosiddetto “gap informativo”, ovvero la difficoltà di informare e, di conseguenza, avvicinare i lavoratori alla previdenza complementare.

Di qui la decisione di realizzare una guida che spieghi ai lavoratori interessati i vantaggi della previdenza complementare che consente di accantonare risparmi nel periodo lavorativo con l’obiettivo di aumentare la rendita pensionistica futura. Una forma di risparmio, sottolineano gli autori della guida, a cui lo Stato riconosce agevolazioni fiscali che altre forme non dispongono.

I fondi pensione negoziali, inoltre, sono forme pensionistiche senza scopo di lucro, pertanto tutto il patrimonio è ripartito nelle posizioni individuali degli associati che potranno contare su una gestione professionale dei risparmi.

Costi contenuti, deducibilità fiscale, sicurezza, trasparenza e possibilità di contare sul contributo del datore di lavoro sono i principali vantaggi di una scelta che, è bene sottolinearlo, è comunque volontaria.

I fondi pensione complementare per il pubblico impiego hanno costi di gestione contenuti rispetto ad altre forme pensionistiche; la loro natura senza scopo di lucro necessita di rendere efficienti i processi decisionali e di ottimizzare le proprie risorse.

E’ possibile iniziare con un contributo base pari all’1% della retribuzione annua: per esempio 25 euro al mese, meno di un euro al giorno (82 centesimi).

Chi, oltre al Tfr, versa un contributo di almeno 1% della retribuzione utile al calcolo del Tfr, ha diritto al versamento da parte del proprio datore di lavoro di un ulteriore 1%.

I contributi versati sono deducibili dal reddito complessivo: il vantaggio fiscale viene percepito direttamente in busta paga. Inoltre, la tassazione sui rendimenti dei fondi pensione è più favorevole rispetto ad altri prodotti assicurativi (20% contro 26%).