Polizze e mutui: Bankitalia e Ivass dettano le regole

di David Canaletto -

In una lettera inviata a banche e compagnie le due authority elencano le criticità dei prodotti e le modifiche da introdurre per garantire trasparenza e correttezza

Detto, fatto! Era stata annunciata lo scorso 5 giugno in una plenaria tra banche, assicurazioni, associazioni di consumatori e stampa specializzata e il 26 agosto è stata inviata una lettera congiunta, a firma del presidente dell’Ivass e del governatore della Banca d’Italia dove sono state indicate le misure da adottare a tutela dei clienti sull’annoso tema delle polizze vendute in abbinamento a mutui e prestiti.

Destinatarie sono ovviamente le compagnie assicurative e le banche che collocano polizze vita e danni.

Nella lettera le due Authority hanno ancora una volta sottolineato le criticità emerse dalle fasi ispettive sottolineando che, nonostante il susseguirsi di leggi, regolamenti e protocolli di autoregolamentazione, banche e compagnie si dimostrano ancora carenti sia nel disegno delle polizze sia nelle modalità di offerta, poco improntate a canoni di trasparenza e correttezza e con costi eccessivi a carico dei clienti.

Quali sono le criticità? Le garanzie vengono offerte in pacchetti inscindibili. Gli assicurati pagano parte dei premi anche per coperture che non li riguardano. La durata del contratto, le clausole di carenza o di franchigia spesso depotenziano il livello di copertura dei rischi assicurati in barba alle valutazioni di adeguatezza delle coperture rispetto alle specifiche esigenze assicurative del cliente. In caso di morte o invalidità permanente viene talvolta rifiutato il pagamento del sinistro eccependo che l’assicurato abbia taciuto, all’atto della stipulazione, malattie pregresse che avrebbero determinato l’inassicurabilità.

In caso di estinzione anticipata del finanziamento, inoltre, molti clienti lamentano la mancata o tardiva restituzione della parte di premio pagato e non goduto e l’opacità del relativo procedimento di calcolo. L’erogazione del prestito risulta sistematicamente abbinata alla sottoscrizione di una polizza nonostante la natura facoltativa di essa. La polizza, seppur facoltativa, continua a essere proposta ai clienti come condizione necessaria per accedere al prestito, presentandola come obbligatoria o “facendo capire” al consumatore che è fortemente consigliata per ottenere il mutuo o il prestito.

Il premio delle polizze continua a essere richiesto interamente in via anticipata, spesso forma anch’esso oggetto di finanziamento. Vengono così pagate alla banca delle commissioni precontate anche superiori al 50% dello stesso. Spesso i prodotti sono acquistati da soggetti non assicurabili, in quanto non in possesso dei requisiti previsti dalle condizioni di polizza; le compagnie, solo al momento dell’eventuale sinistro, anziché nella fase assuntiva, valutano se il cliente sia assicurabile (es. verifica malattie pregresse) rifiutando eventualmente di pagare l’indennizzo.

Passate in rassegna tutte le criticità la lettera si concentra sui correttivi ai quali banche e compagnie di assicurazione dovranno attenersi per superarle e risolverle a favore dei consumatori. È un elenco puntuale e minuzioso, che riguarda sia le nuove polizze sia quelle in corso. In particolare si dovrà realizzare una revisione critica dei prodotti commercializzati, ridisegnandoli e calibrandoli maggiormente alle esigenze dei diversi target di clientela. Dovrà essere messo in campo un assetto dei controlli interni idoneo a verificare che le reti di vendita commercializzino i nuovi prodotti in relazione al target individuato, effettuando verifiche sull’assicurabilità dei rischi, sull’adeguatezza del prodotto rispetto alle specifiche esigenze del cliente e sull’informativa precontrattuale. Si dovrà sostituire la dichiarazione prestampata del cliente di essere in buono stato di salute con un questionario sanitario che evidenzi la sua situazione con indicazione di eventuali malattie pregresse.

In sintesi le assicurazioni dovranno adottare, entro 90 giorni dal ricevimento della lettera, soluzioni improntate ai principi di correttezza e trasparenza nei rapporti con gli assicurati e dovranno riferirle all’Ivass attraverso un documento ad hoc. Anche le banche lo dovranno produrre per garantire il rispetto delle indicazioni delle due authority, che proseguiranno comunque nelle rispettive azione di controllo su banche e compagnie, al fine di verificare il rispetto delle indicazioni fornite nella lettera.

Infine i costi: quelli applicati sulle polizze sono giudicati eccessivi, da Ivass e Banca d’Italia, rispetto al servizio reso alla clientela, e pertanto saranno oggetto di un prossimo approfondimento.