Cop21, l’appello delle imprese italiane

di Rosaria Barrile -

Carbon tax e target vincolanti tra le richieste dei 200 firmatari. Tra loro Poste, Barilla, Terna e Ferrovie dello Stato

200 imprese italiane, in vista della Cop21 di Parigi, hanno consegnato al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, l’Appello per il clima, approvato il 15 ottobre dal Consiglio nazionale della green economy.

Tra le firmatarie sia società quotate che imprese non quotate ma presenti su scala globale: Erg Renew, Poste Italiane, Terna, Gse, Barilla, Carlsberg, BioChemtex, Ferrovie dello Stato, Novamont, e le filiali italiane di Philips, Unilever e L’Oréal.

Nell’appello viene chiesto un rafforzamento delle misure nazionali di mitigazione dei rischi climatici e l’adozione di target legalmente vincolanti, ripartiti tra gli Stati secondo criteri di equità, ma anche l’approvazione di una riforma fiscale che, tramite forme di carbon tax e altri sistemi di carbon pricing, sia in grado di definire dei costi per la produzione di Co2.

Per ridurre in modo significativo le emissioni di gas serra, in modo da limitare l’innalzamento della temperatura al di sotto della ‘soglia di sicurezza’ dei 2°C, viene chiesta la promozione di interventi in grado di favorire l’efficienza energetica in tutti i settori dai trasporti agli edifici, dall’industria ai servizi.
Nei trasporti, dove le emissioni continuano a crescere, i firmatari dell’appello chiedono l’attuazione di politiche di contenimento della domanda di mobilità, il sostegno a modalità di trasporto più sostenibili e di il miglioramento tecnologico dei veicoli.
Nell’edilizia vengono ricchiesti, oltre all’adozione di standard avanzati per le nuove costruzioni, interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti.

Tra gli obiettivi da perseguire l’appello indica non solo un aumento delle fonti rinnovabili ma anche la promozione più in generale dell’ “eco-innovazione”: un passaggio che implica maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, sia pubblici che privati, ma anche una più forte caratterizzazione green di tali investimenti, attraverso incentivi e agevolazioni accessibili anche alle piccole e medie imprese e alle start-up green.