Gli attacchi a Parigi spingono il petrolio

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Risale il prezzo del greggio sui timori di difficoltà negli approvvigionamenti a causa delle tensioni internazionali. Ma sarebbe solo un rimbalzo tecnico

Gli attacchi terroristici a Parigi hanno rianimato le ultra-depresse quotazioni del petrolio che oggi sono ritornate a salire: +39 centesimi a 44,86 dollari al barile per il Brent del Mare del Nord, mentre i futures sulla qualità americana Wti con scadenza dicembre sono saliti di 51 centesimi a 41,25 dollari al barile.

Secondo gli economisti, difficilmente l’attuale incertezza geopolitica potrà provocare un’interruzione delle forniture, ma nonostante ciò gli investitori sembrano scommettere su qualche tensione sui mercati del greggio nell’immediato futuro.

In risposta agli attentati di Parigi, la Francia ha portato avanti attacchi su larga scala contro lo stato islamico in Siria, motivando così gli investitori nel settore petrolifero a tornare a comprare dopo una settimana in cui il prezzo del petrolio è sceso dell’8%.
“C’è un premio di rischio nel mercato dopo gli attacchi di Parigi” ha detto alla Reuters un broker del settore. “Il mercato era in ipervenduto, pertanto si tratta di un rimbalzo tecnico”, ha concluso.