Contributi più cari per artigiani e commercianti

di Walter Quattrocchi -

Dal 1° gennaio le aliquote sono aumentate dello 0,45%

I contributi degli artigiani e commercianti subiscono un aumento nel 2016, scatta infatti il quinto innalzamento delle aliquote introdotto dal governo Monti nel 2011: dal 1°gennaio le aliquote di contribuzione salgono dello 0,45%.

Per i commercianti inoltre bisogna considerare il contributo aggiuntivo dello 0,09%, prorogato fino al 31 dicembre 2018, per finanziare l’indennizzo, fino al pensionamento, in caso di cessazione dell’attività.

Pertanto con il reddito minimo degli artigiani e commercianti da prendere in considerazione per il calcolo dei contributi, pari nel 2016 a 15.576 euro, il contributo minimo dovuto dagli artigiani quest’anno risulta di 3.605 euro e quello dei commercianti di 3.620 euro.

Alla gestione Inps degli artigiani e dei commercianti deve iscriversi obbligatoriamente chiunque eserciti queste professioni, ma anche altre tipologie di lavoratori come gli affittacamere, i promotori finanziari, i soci di società di persone e di capitali e componenti l’impresa familiare.

I soggetti con meno di 21 anni versano un contributo ridotto e per i pensionati Inps con più di 65 anni di età è prevista una riduzione del 50% dei contributi dovuti da artigiani ed esercenti attività commerciali.

Rimangono confermati l’aliquota aggiuntiva dell’1%, dovuta oltre il limite di retribuzione annua pensionabile (46.216 nel 2016), il massimale di reddito (77.026 nel 2016), oltre il quale non è più dovuta la contribuzione né si matura la pensione, e il contributo aggiuntivo di 0,62 euro mensili per finanziare le prestazioni di maternità.