In risalita i prestiti a famiglie e imprese

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A febbraio i finanziamenti al settore privato sono cresciuti dello 0,6% annuo rispetto alla contrazione di gennaio (-0,2%) e dicembre (-0,4%). Più 1% per i prestiti alle famiglie

E’ stato un febbraio moderatamente positivo per i prestiti delle banche che, secondo il Supplemento al bollettino della Banca d’Italia dal titolo “Moneta e banche”, per quanto riguarda i finanziamenti al settore privato hanno visto una crescita su base annua dello 0,6%.

Il risultato è incoraggiante soprattutto se confrontato con i dati di gennaio (che erano risultati in contrazione dello 0,2%) e di dicembre scorso, quando i prestiti erano stati registrati in flessione dello 0,4%.

Limitando il campo di osservazione ai prestiti alle famiglie, questi a febbraio sono saliti dell’1% sui dodici mesi (0,8% a gennaio). I finanziamenti alle società non finanziarie sono aumentati dello 0,3% (-0,9% a gennaio).
Sul versante dei tassi, sempre relativamente al mese di febbraio, quelli sui finanziamenti alle famiglie per l’acquisto di case sono scesi al 2,76% dal 2,85% di gennaio.
I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle imprese di importo fino a 1 milione di euro sono calati al 2,73% (era 2,78% a gennaio) e quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,10% dall’1,55% di gennaio.
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49 per cento.

In discesa, infine, le sofferenze bancarie a febbraio, che sono risultate a quota 196 miliardi di euro rispetto ai 202 miliardi di gennaio.
Il dato su base annua, tuttavia, figura nelle rilevazioni di Bankitalia in aumento del 4,7% (senza correzione per le cartolarizzazioni, ma tenendo conto delle discontinuità statistiche) ma pur sempre in miglioramento rispetto alla statistica annua di gennaio, quando il dato era +9%.

Questa diminuzione, precisa la Banca d’Italia, dipende da operazioni di cessione di crediti in sofferenza realizzate nel mese di febbraio.
Se si corregge il tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, analogamente a quanto si fa per il totale dei prestiti, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze risulta pari al 13,4%, come in gennaio.