Berlino taglia le stime per crescita e prezzi

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Per la Bundesbank nel 2016 l’economia è ok ma il Pil salirà solo dell’1,7% anziché dell’1,8% e l’inflazione a 0,2% da 1,1% previsto a dicembre

Sembra una mossa persino troppo prudente, quella della Bundesbank che poco fa ha tagliato le stime di crescita economica e inflazione per l’anno in corso e per il 2017.
Nei fatti, Berlino ritocca appena al ribasso le stime della banca centrale sul Pil e taglia invece nettamente quelle sui prezzi al consumo.

In dettaglio, secondo la Bundesbank, la previsione sul prodotto interno lordo tedesco per il 2016 passa a +1,7% dalla stima precedente, risalente al dicembre scorso, che lo vedeva a +1,8%. Per il 2017 la proiezione scende a 1,4% da 1,7%.

Sul versante dell’inflazione, la banca centrale abbassa le stime a +0,2% da +1,1% previsto a dicembre scorso per il 2016 e per il 2017 taglia a 1,5% da 2% tondo.

“L’attività economica interna – spiega il documento della banca centrale – sembra impostata per continuare a beneficiare di una crescita vigorosa dell’occupazione, alimentata per una parte consistente dagli immigrati provenienti da altri paesi Ue, e di un robusto aumento degli stipendi”.
Nel commento la Bundesbank aggiunge che “Quest’anno la domanda interna è anche supportata dal nuovo deprezzamento del greggio e dà maggiore potere d’acquisto”, citando a supporto delle sue valutazioni una politica fiscale “particolarmente espansiva” nel 2016 dovuta anche alle spese legate all’arrivo di rifugiati.