Ue: l’Italia crescerà meno

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Secondo Bruxelles il Pil segnerà più 0,7% nel 2016 e più 0,9% nel 2017. Disoccupazione sopra l’11% per due anni

La Commissione Ue ha aggiornato le sue previsioni sulla crescita italiana, riducendole sensibilmente: nel 2016, secondo le stime diffuse oggi, il Pil crescerà dello 0,7%, anziché dell’1,1% come previsto in primavera, mentre nel 2017 si fermerà a più 0,9% anziché più 1,3%. Nel 2018 l’economia italiana dovrebbe accelerare leggermente a più 1%. Secondo il governo Renzi la crescita sarà dello 0,8% quest’anno e dell’1% nel 2017.

Bruxelles aggiunge che il referendum del 4 dicembre sulle riforme costituzionali potrebbe aumentare i rischi al ribasso.

Il venir meno degli incentivi, inoltre, provocherà un rallentamento nella crescita dell’occupazione, e il tasso di disoccupazione dovrebbe restare al di sopra dell’11% nei prossimi due anni.

Stabile, e debole, invece l’inflazione, di quest’anno: più 0,2%. L’accelerazione si avrà nel 2017, con un tasso di inflazione dell’1,2% nel 2017 e nel 2018 (più 1,4%), per effetto della ripresa dei prezzi energetici. 

Il rapporto deificit / Pil dell’Italia sarà 2,4% quest’anno e nel 2017, ma dovrebbe salire, secondo l’Ue, al 2,5% nel 2018. Quanto al debito pubblico, l’Europa stima un rapporto sul Pil del 133% nel 2016 e del 133,1% nel 2017 e nel 2018.

Nell’Eurozona il Pil segnerà una crescita dell’1,7% quest’anno (in miglioramente rispetto al più 1,6% delle stime precedenti) ma rallenterà all’1,5% nel 2017 (più 1,8% la previsione di primavera) e risalirà all’1,7% l’anno successivo. Infine l’Unione europea avrà una crescita dell’1,6% nel 2016 (e non dell’1,9%). 

L’inflazione secondo l’Ue crescerà dello 0,3% nel 2016 (più 0,2% la previsione precedente) e dell’1,4% nel 2017. Nei 28 paesi dell’Unione il tasso sarà rispettivamente dello 0,3% quest’anno e dell’1,6% nel 2017.