Casa: mercato ancora in crescita

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Secondo l’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate le compravendite sono cresciute del 17,8% nel terzo trimestre

Non si arresta la ripresa degli scambi sul mercato immobiliare italiano: nel terzo trimestre del 2016 le compravendite sono aumentate del 17,8%, una crescita a doppia cifra, anche se leggermente inferiore al +21,8% del secondo trimestre.

Secondo i dati rilevato dall’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate (che registra le compravendite registrate negli uffici provinciali della stessa agenzia), la crescita nel periodo luglio-settembre è stata di ben il 31,1% per il terziario (oltre il doppio rispetto al periodo precedente), mentre il commerciale è passato da un +12,9% a un +23,3%. Negli altri settori la crescita delle compravendite è invece rallentata: il residenziale, in particolare, è passato dal +22,9% del semestre precedente (il massimo incremento percentuale nella serie storica considerata), a un comunque significativo +17,4%, che consente al settore di raggiungere il volume di compravendite più alto dal 2012.

“Tra i fattori alla base del consolidamento di questa tendenza al rialzo possono essere annoverati il permanere di tassi di interesse sui mutui particolarmente bassi e il contesto economico nel suo complesso, fattori che accrescono l’attrattività relativa dell’investimento immobiliare, soprattutto in una fase del ciclo che sembra propizia (grazie anche alla discesa dei prezzi nominali registrata dall’Istat negli ultimi trimestri)”, si legge nel rapporto.

La crescita, inoltre, è generalizzata in tutto il paese: il segno è positivo in tutte le aree, nonostante un rallentamento rispetto al trimestre precedente, in alcuni casi abbastanza vistoso.

Ancora una volta è il Nord a registrare la crescita più significativa (+22,3%) di poco inferiore a quella registrata nel secondo semestre; il dato è ancora più significativo, osserva il rapporto, se si considera che le regioni settentrionali rappresentano oltre la metà del mercato complessivo.

Al Centro il rallentamento è nell’ordine dei cinque punti percentuali (da +20,7% a +15,2%), in linea con la dinamica nazionale; è il Sud, invece, a rallentare di più, con un tasso più che dimezzato rispetto alla rilevazione precedente (da +20,8% a +10,0%).

Nel trimestre la crescita è stata, insolitamente, superiore nei comuni non capoluogo (+17,9%) rispetto ai capoluoghi (+16,4%). Tra le grandi città brilla Genova con una crescita del 25%; seguono Milano (+23,9%), Bologna (+21,5%), Torino (+20,4%) e Firenze (+13,3%).