La BoE pronta a un’altra stretta monetaria ma non è l’inizio di un ciclo di rialzi

Gero Jung -

Mentre la Bank of England – procedendo con il suo primo rialzo dei tassi di interesse in 10 anni – ha comunicato che nel 2018 potrebbe essere necessaria un’ulteriore stretta monetaria, noi continuiamo a pensare che questo non sia l’inizio di un ciclo di rialzi.

Uno dei motivi principali è che l’incertezza relativa alla Brexit probabilmente peserà sull’attività economica del paese. Per quanto riguarda la politica monetaria, nel voto della scorsa settimana, che ha visto 7 membri del Monetary Policy Commitee su 2 a favore di un aumento dei tassi di interesse (i contrari sono stati Cunliffe e Ramsdan, che si sono espressi contro variazioni dei tassi), non si rilevano grandi cambiamenti nelle previsioni della Bank of England. In effetti, la crescita del PIL dovrebbe ancora raggiungere l’1,6% quest’anno (in calo rispetto all’ 1,7% dell’anno precedente), ma le previsioni sono rimaste invariate all’1,6% e all’1,7% per i prossimi due anni.

Inoltre, notiamo che secondo queste previsioni, la bilancia commerciale dovrebbe migliorare soprattutto a causa della debole attività di importazione. La banca centrale si aspetta che le importazioni crescano solo dello 0,25% il prossimo anno, per poi diminuire dello stesso ammontare nel 2019. Si tratta di una percentuale molto più bassa della media di crescita del 3,4% registrata negli ultimi sei anni. Nel complesso, constatiamo che lo scenario di base generale è delineato su una Brexit morbida, una prospettiva piuttosto ottimistica.


Gero Jung – Chief Economist – Mirabaud AM