Fusione FCA-Renault: commento di Roberto Russo di Assiteca SIM

Roberto Russo -

La proposta di fusione ufficialmente presentata dai vertici di FCA al gruppo Renault rappresenta l’ultimo tassello del progetto disegnato dal “visionario” Sergio Marchionne nel lontano 2004, quando dichiarò che nel mercato dei produttori automobilistici ci sarebbe stato spazio solo per pochi produttori molto forti i quali sarebbero stati grado di aumentare i margini facendo economie di scala e di investire enormi somme di denaro nella ricerca e nelle nuove tecnologie, che nel caso delle auto sono particolarmente costose e complesse.

Se l’operazione di fusione tra FCA e Renault dovesse dunque andare in porto, nascerebbe il terzo gruppo automobilistico al mondo (all’interno del quale ciascuna società peserebbe per il 50%) con 8,7 milioni di veicoli prodotti su base annua, leader mondiale nelle tecnologie EV, nei marchi premium, nei SUV, nei pickup e nei veicoli commerciali. Il nuovo colosso dell’auto avrebbe una presenza globale più ampia e più bilanciata rispetto a quella che ciascuna società ha oggi individualmente; le due società sono infatti molto complementari, in quanto Renault è praticamente assente nel Nord America e la presenza di FCA in Europa rispetto al gruppo francese è del tutto marginale.

Si prevedono 5 miliardi di sinergie di costi post fusione (Marchionne docet) e, poiché la capitalizzazione attuale di FCA antecedente l’annuncio è superiore di circa 2,5 miliardi di euro rispetto a quella di Renault, è previsto lo stacco di un dividendo straordinario di pari entità a favore degli azionisti della casa italo americana prima dell’eventuale operazione straordinaria, per garantire un rapporto di concambio paritetico tra i due futuri azionisti.

In termini di valore per gli azionisti di FCA questa operazione rappresenta la conferma dell’attuale forte sconto tra prezzo di mercato e valore intrinseco del gruppo guidato da Mike Manley che, in un’ottica di medio/lungo termine, ha le potenzialità per raggiungere un prezzo per azione superiore a 20 euro, senza tenere in considerazione gli enormi vantaggi che deriverebbero dal matrimonio con Renault.


Roberto Russo – amministratore delegato – Assiteca SIM