Riconsiderare le opportunità nell’obbligazionario dopo le nomine alle istituzioni europee

Didier Borowski, Isabelle Vic-Philippe, Gre?goire Pesque?s -

Le nomine di Christine Lagarde alla presidenza della BCE e di Ursula Von der Leyen come presidente della Commissione Europea sono senza dubbio tra i migliori compromessi, perchè sono due donne di grande esperienza, entrambe molto favorevoli al rafforzamento dell’Unione Europea.

È molto chiaro che la dimensione politica ha preso il posto della dimensione tecnocratica. Questo è uno sviluppo significativo per le istituzioni europee, ma è ancora troppo presto per trarre qualsiasi conclusione.

Implicazioni principali per l’Eurozona.

Il ruolo della Commissione diventerà inevitabilmente più politico. Ad esempio, le trattative commerciali con il resto del mondo avranno un ruolo centrale. Il quadro finanziario pluriennale 2021-2027 attualmente in discussione è centrale per lo sviluppo dell’Eurozona. Un bilancio comune con la funzione di stabilizzazione è improbabile, ma c’è un ampio consenso sull’Unione dei mercati dei capitali: questo renderebbe possibile gestire meglio i risparmi abbondanti dell’Eurozona (con i risparmi in eccesso sugli investimenti che nel 2018 ammontavano a 340 miliardi di euro) indirizzandoli verso esigenze di investimento concrete quali la transizione energetica, l’innovazione digitale e lo sviluppo delle PMI. Dovrebbe anche agevolare gli aggiunstamenti macroeconomici nell’Eurozona.

Implicazioni chiave per la BCE e la politica monetaria.

A livello della BCE, Lagarde dovrebbe operare in continuità con Draghi. Inoltre, durante le future crisi finanziarie, la BCE e i governi dovranno lavorare in stretta collaborazione e Lagarde è abituata a parlare ai Capi di Stato. Sul fronte monetario, in un contesto di indebolimento delle prospettive economiche nell’Eurozona e di bassa inflazione, riteniamo che la BCE non esiterà a tagliare i tassi di riferimento se la Fed taglierà significativamente i tassi e / o se l’euro si apprezzerà. Di conseguenza, ci aspettiamo che la forward guidance della BCE cambi menzionando esplicitamente che i tassi potrebbero essere abbassati. Infine, ci aspettiamo che la BCE annunci a settembre un nuovo programma di Quantative Easing destinato alle obbligazioni societarie. La BCE intende fare “tutto il necessario” per evitare una crisi nell’Eurozona.

Opportunità per gli investitori obbligazionari.

Ai livelli di rendimento attuali, gli attori del mercato sono ora più sensibili a qualsiasi annuncio di miglioramento economico. Con le banche centrali oggi dovish, non prevediamo un aumento significativo dei rendimenti; prevediamo piuttosto che continuerà la ricerca di rendimento da parte degli investitori. In questa ricerca, con l’Italia che evita la procedura per il deficit eccessivo, assumere un punto di vista negativo sul Paese potrebbe essere piuttosto costoso; gli investitori dovrebbero preferire un posizionamento neutrale sul paese con una strategia di appiattimento della curva dei rendimenti. Nella ricerca di rendimenti più elevati, il segmento delle obbligazioni societarie subordinate è una soluzione in grado di offrire differenziali di rendimento allettanti, con una buona qualità dei fondamentali degli emittenti, un basso rischio di duration e una discreta liquidità. Ribadiamo che i mercati del reddito fisso continuano a offrire una serie di opportunità,

in particolare nella parte lunga delle curve dei rendimenti governativi con strategie di appiattimento delle stesse e il rendimento sul credito non ai minimi storici, ecc. Inoltre, se le banche centrali fossero maggiormente coinvolte, dovremmo vedere meno dispersione degli spread nell’universo Investment Grade, che potrebbe rappresentare una forte chiamata per credito.


Didier Borowski – Head of Macroeconomic Research – Amundi
Isabelle Vic-Philippe – Head of Euro Govies and Inflation – Amundi
Gre?goire Pesque?s – Head of Global Credit – Amundi