Mutui: surroghe e tasso fisso le star del mercato

-

Mutui a tasso fisso oltre il 90%, importi più alti e nuova ondata di surroghe: si potrebbe riassumere così in estrema sintesi l’analisi del mercato dei mutui dell’ultimo trimestre dell’anno.

Lo ha fatto puntuale come ogni mese l’Osservatorio MutuiOnline.it, rilevando gli aspetti più importanti dell’andamento dei mutui sui due fronti, richieste ed erogazioni.

Tasso fisso mai così in auge

Oltre 9 mutui su 10 sono a tasso fisso, sia quelli richiesti (93,1%) che quelli erogati (91,5%).Un risultato senza precedenti, giustificato dal livello basso dei tassi fissi che sulle durate medie mantengono uno scarto minimo nei confronti dei tassi variabili. Chi si impegna per un periodo lungo, non ha da esitare, è il momento di approfittare del tasso fisso e portarsi a casa la sua “assicurazione sulla vita”.

Le nuove surroghe

È ancora il momento buono per ripensarci, e accaparrarsi un finanziamento nuovo con tassi anche molto più convenienti, a seconda di quanti anni ha il vecchio mutuo.

Intanto nel quarto trimestre dell’anno oltre 7 richieste di mutui su 10 sono per surroga(70,8%, quando a inizio anno era il 38,3%), mentre dalla parte delle erogazioni si tratta della metà dei finanziamenti concessi (51,7% contro il 41,1% del primo trimestre).

“I nuovi minimi dei tassi hanno esteso la possibilità di surroga anche a chi, fino a pochi mesi fa, godeva già di un mutuo a tasso contenuto e a coloro che finora avevano giustamente tenuto il mutuo originario a tasso variabile”- commenta Roberto Anedda, Direttore Marketing di MutuiOnline.it, che fa notare come “il differenziale tra tassi fissi e variabili, ormai ridotto a pochi decimi di punto, fa diventare il tasso fisso una vera e propria garanzia di mutuo a basso costo per la sua intera durata residua, per quanto lunga essa possa essere. In molti casi si tratta di persone alla loro seconda se non terza surroga. D’altronde la surroga è un’operazione completamente gratuita per legge, perché nessun costo è previsto per l’estinzione anticipata del mutuo presso la vecchia banca, per il trasferimento e persino per il notaio, incombenze tutte a carico della nuova banca”.

Tassi più bassi, importi più alti

Si approfitta del momento fortunato per realizzare i progetti in grande e chiedere somme più alte:143.524 euro l’importo medio richiesto in questa ultima parte dell’anno, contro i 130.363 euro del primo trimestre. Anche in questo caso, siamo al valore più alto mai rilevato dal 2015.

Lato erogazioni, il record è ancora più rimarcato e segna quota 140.101 euro (era 127.432 euro nel primo trimestre dell’anno).

Il Loan-to-Value

Finanziare entro il 50% del valore di un immobile consente di ottenere i tassi alle condizioni migliori, ma comporta anche che si disponga di un gruzzolo iniziale per finanziare l’acquisto.Buona parte degli italiani sono ben lontani da questa percentuale, e richiedono principalmente dal 70 all’80% del valore dell’acquisto (28,2%). Anche gli istituti di credito finanziano prevalentemente la stessa percentuale, e nella stessa misura (28,1%).

20 anni la durata più gettonata

Anche l’ammortamento di un mutuo influisce sul suo costo. I 20 anni si confermano la durata più richiesta ed erogata con rispettivamente il 35,5% e il 37,1% del campione.

Il fenomeno tassi di interesse

Perde ancora un centesimo di punto a ottobre il Tasso Medio Variabile, adesso allo 0,85%(0,86% a settembre), mentre recupera leggermente il Tasso Medio Fisso dopo i minimi raggiunti sulla fine dell’estate e si stabilisce all’1,34% (era 1,27% a settembre).

Questi i valori medi di mercato, ma i minimi sono ben più bassi, come lo 0,34% e lo 0,80% per un mutuo ventennale, rispettivamente a tasso variabile e fisso.