Più di un terzo delle imprenditrici ha vissuto episodi di disuguaglianza di genere

-

Secondo una nuova ricerca a livello globale di HSBC, risulta che il 35% delle donne che fanno impresa vive episodi di disuguaglianza di genere nelle fasi di raccolta di capitale

In tutto il mondo i fondi concessi alle imprenditrici solo il 5% in meno rispetto a quelli erogati agli uomini

Da una nuova ricerca pubblicata da HSBC emerge che più di un terzo delle donne imprenditrici deve affrontare pregiudizi di genere durante le fase di raccolta di capitali per le proprie attività. Il pregiudizio diventa evidente durante il processo di valutazione dell’investimento, quando vengono poste domande sulla loro situazione familiare, sulla loro credibilità come imprenditrici e sulla loss prevention. La ricerca ha rilevato grandi differenze tra i mercati, con livelli più elevati di disparità di genere in mercati quali Regno Unito e degli Stati Uniti (rispettivamente 54% e 46%), mentre quelle della Cina continentale presentano i livelli più bassi (17%).

Inoltre, nel processo di pitching per nuovi finanziamenti, quasi due terzi (61%) delle imprenditrici si trova di fronte team di valutazione quasi esclusivamente composti da investitori uomini.

HSBC ha commissionato il report “She’s the Business” per comprendere al meglio quali sono le sfide che le donne che fanno impresa devono affrontare quando sono alla ricerca di investimenti. La ricerca, alla quale hanno preso parte oltre1.200 imprenditori in Europa, Asia, Medio Oriente e Stati Uniti, è parte del costante lavoro che HSBC svolge per superare le barriere al fare impresa, soprattutto nei confronti delle donne e degli ostacoli che queste incontrano sul loro percorso durante il processo di raccolta di finanziamenti.

Inoltre, dalla ricerca si evince che, a livello globale, a parità di altre condizioni in media le imprenditrici raccolgono il 5% di capitali in meno rispetto ai colleghi uomini. Le differenze maggiori si vedono negli Stati Uniti (8%), in Francia (7%) e nel Regno Unito (6%).

I principali risultati:

  • Le imprenditrici temono che i pregiudizi possano influenzare il processo di investimento.
    • Il 58% teme che le differenze di genere possano compromettere le fasi di raccolta di capitali. La seconda preoccupazione maggiore riguarda la preparazione del business plan (58%) e l’assenza di supporto (41%).
    • I timori legati ai pregiudizi sono stati registrati in maniera più consistente a Singapore (80%) e negli Stati Uniti (77%).
  • A livello globale, la metà degli investment pitch da parte di donne imprenditrici non ottiene i finananziamenti.
    • Ci sono maggiori probabilità di non ricevere finanziamenti a Hong Kong (68%) e Singapore (59%), mentre hanno più possibilità di successo le donne statunitensi (65%) e francesi (62%).
  • Ci sono una serie di fattori che, secondo le imprenditrici, devono evolvere per contribuire a migliorare il processo di investimento, tra cui:
    • Accesso ai network: il supporto di un network forte è essenziale per il successo imprenditoriale, tuttavia la crescita delle imprenditrici è limitata dalla mancanza di peer e di guide. L’accesso a un network di imprese può aiutare le donne a ottenere maggiori contatti per far crescere il proprio business.
    • Superare i pregiudizi: Secondo le imprenditrici intervistate gli investitori possono contribuire a evitare le disparità di genere, ad esempio rivedendo regolarmente le proprie scelte di investimento (73%) e predisponendo panel di investitori misti (46%).
    • Conoscenze in materia di investimenti: Le imprenditrici vorrebbero maggiore chiarezza sui criteri d’investimento specifici da includere nei pitch e auspicano una maggiore trasparenza sull’intero processo d’investimento.

Anna Tavano, Head of Global Banking di HSBC Italia, ha affermato: “Ciò che emerge chiaramente da questa ricerca su scala globale è che vi è disparità anche quando le donne fanno le imprenditrici, e trovano maggiori difficoltà nel raccogliere capitali. Si può e si deve fare di più per sostenere le donne nell’imprenditoria. HSBC lavora con gli imprenditori di tutto il mondo e vogliamo aiutare le donne a far crescere le loro imprese attraverso la raccolta di fondi, la creazione di network e opportunità di mentorship. La nostra partnership con AllBright ci rendere molto orgogliosi, in quanto ci permette di sostenere network di  donne”.

Debbie Wosskow OBE, co-founder di AllBright, ha dichiarato: “Questa ricerca dimostra l’importanza del sostegno tra donne a livello globale. In AllBright, mettiamo a disposizione delle imprenditrici dei network per creare nuovi contatti, sia con i colleghi imprenditori sia con gli investitori. La nostra partnership con HSBC  , con la quale condividiamo il desiderio di supportare le donne imprenditrici e aiutarle a crescere, offre loro una vasta gamma di competenze”.