Le proposte dell’Ania agli Stati Generali dell’Economia

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Intervenendo agli Stati Generali dell’Economia l’Ania ha proposto la propria ricetta per il rilancio. Nell’attuale contesto, è necessario contare su un settore pubblico riqualificato nelle competenze, capace di svolgere le funzioni fondamentali di elaborazione delle politiche e di regolazione nei diversi settori.

Uno Stato regolatore, insomma, affiancato da un settore privato messo nelle migliori condizioni di operare al suo fianco con trasparenza, viene sottolineato.  In quest’ottica di partnership pubblico-privato organizzata e strutturata dallo Stato, tutte le risorse dovranno essere indirizzate verso interventi strategici per sfruttare al meglio gli asset in grado di guidare e definire le filiere produttive e sostenere la domanda aggregata del Paese, consentire investimenti e crescita della produttività.

Occorre però fare in modo che il Recovery Plan  abbia delle precise priorità, una tempistica regolata e concordata, con interventi operativi veloci e liberi dalla ben note strettoie burocratiche.  Quali sono nel concreto gli indirizzi proposti ? Si sottolinea in primo luogo la necessità di rilanciare gli investimenti con il contributo anche delle compagnie di assicurazione per cui si propone di estendere   le agevolazioni già previste per gli investimenti di enti previdenziali e fondi pensione.

Un’altra area in cui occorre velocemente intervenire nel post-pandemia è quella della protezione di famiglie e imprese e della gestione e prevenzione dei rischi.  L’emergenza Covid ha acuito il sensibile gap di protezione assicurativa che già caratterizzava il nostro Paese, rendendolo ancora più fragile e, quindi, meno competitivo.

Serve poi rilanciare la previdenza integrativa, che ha bisogno di raggiungere una platea più ampia di cittadini, soprattutto quelli più giovani, attraverso strumenti che li rendano consapevoli dei bisogni e, ad esempio, incentivi i più anziani a iniziare piani previdenziali per figli e nipoti, così da promuovere un passaggio generazionale, virtuoso del risparmio.

Sul fronte della sanità occorre intervenire in tema di salute e assistenza di lungo termine, privi di una disciplina organica.

Occorre rendere più efficiente e più equa la spesa sanitaria privata delle famiglie. In questo momento di ripensamento della Sanità italiana post Covid-19, è importante un’analisi razionale della attuale situazione per identificare le principali aree di azione. Il settore assicurativo potrebbe supportare la Sanità italiana con l’iniezione di risorse incrementali.

In termini di interventi prioritari, è inoltre necessaria poi una revisione organica della normativa r.c. auto, oggetto fin qui di troppe e non sempre coordinate modifiche, che valorizzi i principi fondanti della funzione svolta dalla copertura obbligatoria e tenga conto dei cambiamenti del nuovo ecosistema della mobilità. Attraverso la avviata costituzione dell’Osservatorio Antifrode si intende rafforzare, in cooperazione con le forze dell’ordine e la magistratura, l’ impegno contro le frodi sia nel ramo r.c. auto sia negli altri rami di protezione.

Altrettanto rilevante è ancora l’esigenza di sviluppare la protezione dai rischi cyber, nel nuovo contesto post-Covid che ha spinto, anche in modo forzato, individui e aziende verso l’utilizzo di soluzioni digitali.

Last but not least occorre realizzare una partnership pubblico-privata in tema di catastrofi naturali: si tratta di un terreno in cui l’Italia accusa un grave, storico ritardo rispetto ai principali Paesi europei. È da inserire in questo contesto il tema della manutenzione pianificata di strutture obsolete, che richiede capitali ma anche procedure snelle che aiutino a utilizzare le risorse nei giusti tempi.