Eurotech partecipa allo ‘United Nations Global Compact’, il patto delle Nazioni Unite per la sostenibilità

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Eurotech partecipa allo United Nations Global Compact: lo UN Global Compact è un patto delle Nazioni Unite, non vincolante, che incoraggia le imprese di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e socialmente responsabili. L’UN Global Compact è basato su dieci principi nei settori dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e della lotta alla corruzione. In Italia sono solo 200, fra organizzazioni ed aziende a partecipare al Global Compact.

Anche per il 2020 Eurotech ha redatto il documento per il GC: ‘Il 2020 segna i 20 anni del Global Compact e noi guardiamo al futuro, nonostante tutto, con ottimismo – ha affermato Roberto Siagri, l’amministratore delegato di Eurotech – . Credo anche che ora, più che mai, ciò che è necessario non sia un miglioramento o un leggero cambiamento di strategia, ma, pilotare un percorso dirompente ed evolutivo di cambiamento verso una maggiore uguaglianza sociale e protezione dell’ambiente.  I progressi della tecnologie digitali sono più democratizzanti e demonetizzanti;  con  la loro applicazione innovativa saranno strumentali non solo per raggiungere la sostenibilità  ma anche per vincere le nuove sfide che si presenteranno,  come la gestione del Covid-19.

Le sfide poste dalla pandemia devono includere un futuro con la possibilità di incappare in nuovi virus: non c’è salute dove non c’è ricchezza. Le nazioni sviluppate con le risorse per investire nei sistemi sanitari sono maggiormente in grado di far fronte alle emergenze e dobbiamo contribuire a rafforzare quelle nazioni che non dispongono delle risorse necessarie per proteggere e prendersi cura dei propri cittadini. Ecco perché dobbiamo concentrarci sul periodo successivo al Covid-19 e sulle nostre economie devastate. Dobbiamo riconoscere che gli effetti del virus sulle economie hanno il potenziale di causare più danni del virus stesso. Più che mai dobbiamo mettere da parte il nostro egoismo e agire con responsabilità e la nostra compassione non deve estendersi risolutamente agli anziani ma soprattutto ai giovani.  Affrontano la sfida più grande, crescere navigando attraverso un economia repressa e cercare una nuova normalità che includerà distanza sociale, separazione e limiti imposti in quasi ogni segmento della società. Mentre diamo rifugio ai nostri anziani, dobbiamo permettere ai nostri giovani di tornare alla vita e di perseguire il loro futuro. In particolare, e soprattutto, il loro diritto a lavorare in modo creativo e contribuire all’attività economica di cui abbiamo disperatamente bisogno, non solo per ricostruirci dopo il Covid-19 ma soprattutto per poter proseguire uno sviluppo  sostenibile e  globale.

Anche quest’anno rinnoviamo il nostro sostegno al Global Compact. Siamo orgogliosi sostenitori dei suoi dieci principi e accolto l’appello di Antonio Guterres: agiremo. Inoltre, invito i leader di altre società tecnologiche a unirsi a noi nella stesura di un Manifesto sulla tecnologia, declinando così i passaggi per affrontare le questioni urgenti che il nostro pianeta ha di fronte. Siamo giunti a un momento cruciale della storia umana e dobbiamo impegnarci formalmente, mettendo i nostri intenti, nero su bianco’.