L’ondata di ottimismo quanto sosterrà i mercati del credito?

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Di recente stiamo riscontrando un miglioramento delle condizioni economiche globali e un contesto favorevole sulla scia di differenti fattori tra cui il pacchetto di stimoli nel contesto degli Stati Uniti, insieme ai crescenti progressi per quanto riguarda il fronte della campagna vaccinale. La nostra preferenza si orienta alla ricerca di valore nelle società di qualità più elevata, dato il grado di incertezza che rimane ancora evidente.  In particolare, guardiamo con preoccupazione ai più recenti sviluppi in India, così come ad uno sfondo tecnico caratterizzato da ritorni azionari elevati da inizio anno che probabilmente porteranno presto alla classica retorica del tipo “sell in May and go away”.

A tal fine, pensiamo che le fasce più basse dei mercati del credito dovrebbero ora essere approcciate con cautela. L’ottimismo per la crescita e l’avversione per laduration hanno generato performance eccellenti per le obbligazioni con rating CCC all’interno del reddito fisso nel corso di quest’anno, ma con il segmento CCC-BB ora a livelli eccezionalmente stretti, è probabile che da qui in avanti la sovraperformance sarà frenata dalle sfide legate al tema delle valutazioni.

Le obbligazioni ad alto rendimento di qualità inferiore tendono a perdere slancio man mano che il ciclo matura, in gran parte a causa della presenza di vincoli di call propri di questi titoli. Ed al momento ci troviamo proprio in questa fase, con i prezzi medi in contanti e la percentuale di quelli che scambiano sopra le call che hanno raggiunto nuovi massimi e la convessità che è adesso saldamente in territorio negativo.