KraneShares: è tempo di puntare sui colossi tech cinesi? Il caso Alibaba

-

Il settore internet cinese continua ad essere fortemente a sconto rispetto a quello statunitense, nonostante quest’ultimo abbia affrontato una grave flessione quest’anno, “con un rapporto prezzo/utili (P/E) attualmente a 12,2 contro i 30,1 del settore internet USA.”

I prezzi delle azioni delle società cinesi che operano nel settore internet hanno subito pressioni negli ultimi tempi a causa di un’impennata dell’attività di short-selling sulla Borsa di Hong Kong (HKSE). Negli ultimi sei mesi, il turnover dovuto allo short selling come percentuale del turnover totale della HKSE è stato in media del 18%, rappresentando un aumento del 50% rispetto alla media decennale. Riteniamo che lo short selling possa diminuire quando ci sarà una maggiore chiarezza sull’HFCAA, la regolamentazione americana che impone la revisione dell’audit alle società cinesi quotate negli USA, pena l’uscita dalla borsa.

Tra i diversi sottosettori quello dei viaggi on-line ha avuto buone performances, grazie a politiche meno stringenti sui viaggi a Hong Kong e Macau, mentre l’e-commerce ha ancora sofferto, nonostante Alibaba, Meituan e Pinduoduo siano riuscite a battere le stime pessimistiche degli analisti sui risultati del secondo trimestre. Anche l’e-commerce si aspetta un miglioramento del sentiment dei consumatori grazie all’alleggerimento delle misure di lockdown nelle principali città.

Le aziende fintech nel secondo trimestre hanno registrato una crescita dei ricavi su base annua positiva. Il Renminbi ha superato lo Yen come quarta valuta più utilizzata nei pagamenti globali, dopo il dollaro USA, l’euro e la sterlina. Ciò fa ben sperare per l’espansione internazionale delle società di pagamenti con sede in Cina.

Le società internet cinesi vs americane: il caso Alibaba

Dalla sua IPO alla Borsa di New York nel 2014, Alibaba ha avuto un’evoluzione notevole. Nonostante il prezzo delle azioni sia tornato ai livelli dell’IPO, l’azienda ha aumentato i ricavi di 20 volte dalla quotazione.

I risultati migliori delle attese per il 2Q sono da attribuirsi chiaramente a due fattori: l’aumento di efficienza nella gestione dei costi senza impattare sulla crescita e il successo del servizio di consegna di food delivery Ele.me.

Negli Stati Uniti il taglio dei costi nel settore tecnologico è all’ordine del giorno: quest’anno sono stati licenziati 41.000 lavoratori del settore tecnologico statunitense, soprattutto tra Snap, Netflix, Microsoft, Google e Apple. Nel secondo trimestre Meta ha registrato il suo primo calo di fatturato in assoluto come società quotata e ha fornito una guidance più contenuta per il terzo trimestre.

Anche Alibaba ha tagliato i costi, ma lo ha fatto in modo più misurato e trasparente, per non mettere a rischio la crescita futura: si è concentrata sull’aumento del valore medio per utente esistente e sull’ottimizzazione dei costi operativi.

Non è un caso che negli ultimi quattro anni Alibaba abbia mantenuto margini superiori a quelli del suo concorrente statunitense Amazon.

È importante notare come l’azienda non stia tagliando investimenti o il personale della sua divisione cloud che, sebbene non ancora redditizia, rappresenta un importante driver di crescita e una componente importante della strategia a lungo termine della società.

I lockdown intermittenti in Cina hanno frenato la fiducia dei consumatori portando ad una riduzione dei ricavi per le aziende di e-commerce. Tuttavia, Alibaba è stata in grado di adattarsi grazie, ad esempio, alla sua piattaforma “Ele.me”, un servizio di consegna di food delivery attivo in Cina continentale, incluso nel segmento “servizi ai consumatori locali” di Alibaba.

Ele.me è stata è stata ampiamente utilizzata a Shanghai durante il lockdown, permettendo ai cittadini di ordinare beni alimentari, medicine e altri beni di consumo di base senza spostarsi dalle proprie abitazioni. Dopo un iniziale periodo di difficoltà nell’adattarsi alle restrizioni sugli spostamenti, è arrivata a gestire oltre 100,000 ordini giornalieri, ed un totale di oltre 2 milioni di consegne durante il lockdown della metropoli cinese.

Parte del successo di Ele.me è anche legato alla partnership che la società ha siglato con Douyin, la piattaforma di video conosciuta come TikTok, che le ha permesso di raggiungere una platea di utenti decisamente vasta. Un esempio della capacità della società di adattarsi alle nuove regolamentazioni sul settore dell’e-commerce implementate in Cina nel 2021. Con un +5% su base annua, la crescita dei ricavi dei servizi ai consumatori locali è stata più del doppio rispetto a quella registrata dalla divisione commercio internazionale di Alibaba, che è stato l’unico altro segmento E-commerce a registrare una crescita nei dodici mesi precedenti al 30 giugno 2022.

Ad agosto, tra gli altri sviluppi positivi per il settore tecnologico cinese, la Borsa di Hong Kong (HKSE) ha annunciato di aver accettato la richiesta di Alibaba di rendere la sua quotazione a Hong Kong una quotazione primaria, processo che dovrebbe essere completato entro la fine dell’anno.

Riteniamo che questo sviluppo possa avere un impatto positivo sulla performance del titolo della società nel lungo periodo: la quotazione primaria a Hong Kong farà sì che le azioni di Alibaba vengano incluse nel Southbound Stock Connect, rendendole accessibili agli investitori della Cina continentale che conoscono meglio l’azienda.

Dal suo lancio nel 2014, il Southbound Stock Connect ha modificato radicalmente la base di investitori del mercato azionario di Hong Kong. Gli investitori della Cina continentale possiedono ora oltre il 7% della capitalizzazione di mercato del flottante di Tencent e rappresentano circa il 9% della capitalizzazione di mercato negoziabile di Hong Kong in generale. Supponendo che gli investitori della Cina continentale abbiano un interesse simile per un altro titolo tecnologico come Alibaba, questo potrebbe avere un impatto significativo sugli scambi delle sue azioni.

La scelta di Hong Kong come sede primaria di quotazione significa anche che i fornitori di indici saranno più propensi a utilizzare la quotazione della società a Hong Kong nei loro indici. Il China Securities Index (CSI) è già passato ad utilizzare la quotazione di Alibaba a Hong Kong (9188) invece dell’ADR quotato a New York (BABA). Con l’attenuarsi delle preoccupazioni legate alla pandemia e alla regolamentazione, riteniamo che la valutazione interessante e la forte crescita dei ricavi di Alibaba possano costituire un potente catalizzatore per le future performance del titolo.