Cina: il rallentamento apre a nuove opportunità, grazie a valutazioni interessanti

David Soh, Portfolio Manager and Head of Research, RBC Asian Equity, RCB BlueBay AM -

La tanto proclamata ripresa economica cinese ha subito un rallentamento a partire dall’aprile di quest’anno, con dati sulle vendite al dettaglio, sugli investimenti e sulle vendite immobiliari inferiori alle aspettative. Il rapido peggioramento delle esportazioni, l’alto tasso di disoccupazione giovanile, la fine del boom immobiliare e la debolezza della domanda interna contribuiscono ad alimentare le preoccupazioni degli investitori stranieri e molti si interrogano sulla “investibilità” della Cina.

Tuttavia, vediamo diversi motivi di ottimismo. I consumi esperienziali, come la spesa in alberghi e ristoranti, stanno andando bene, mentre all’altro capo della scala, il “trading down” è un tema in cui vediamo opportunità di investimento. Vale anche la pena di notare che l’occupazione nel settore dei servizi in Cina ha iniziato il 2023 su livelli molto inferiori rispetto al pre-Covid. La ripresa del settore dei servizi dovrebbe ripristinare un gran numero di posti di lavoro nel corso del prossimo anno, e quando questi posti di lavoro torneranno, il reddito e la spesa riprenderanno a crescere.

Dal punto di vista politico, il governo ha fatto un passo indietro rispetto ai suoi interventi nel settore immobiliare, tecnologico e farmaceutico, nonché in alcune parti del settore finanziario, e la regolamentazione è entrata in un ciclo di allentamento. Riteniamo che i prossimi anni saranno caratterizzati da un contesto politico moderato e favorevole, che dovrebbe favorire il mercato azionario cinese.

A nostro avviso, un contesto sociale ed economico complesso può dare origine a opportunità d’investimento selettive e riteniamo che per investire con successo nell’azionario cinese sia necessario un approccio attivo e bottom-up. L’asset class può essere volatile, ma, in veste di seconda economia mondiale, permette l’accesso a un’immensa serie di opportunità. Sulla base dei fondamentali, riteniamo che vi sia un significativo potenziale di rialzo e che questo sia il momento giusto per iniziare a costruire un’esposizione accurata.

Le tensioni geopolitiche continuano ad esistere e a nostro avviso, la migliore difesa è essere agili. Analizziamo i potenziali scenari prima di entrare in una posizione e siamo attenti alla liquidità e alla capacità di uscire in modo tempestivo. Per ciascuna delle nostre società partecipate, valutiamo la dipendenza dagli Stati Uniti sia per i ricavi (dipendenza dalla produzione) sia per la tecnologia (dipendenza dagli input).

Nell’ambito delle rinnovabili, ad esempio, vediamo opportunità di investimento nella crescita dell’energia solare e nei veicoli elettrici, in quanto questi due segmenti del mercato hanno una scarsa dipendenza dagli Stati Uniti in termini di input e, semmai, sono fortemente dipendenti da altri Paesi. Al contrario, le app TikTok e Temu sono attualmente sotto esame da parte del governo statunitense, ma dipendono fortemente dal suo mercato e devono assicurarsi di non perdere quote negli Stati Uniti. Vediamo anche una pletora di società tra questi due estremi, dove continuiamo a trovare valide opportunità di investimento.

Nel complesso, riteniamo che il rapporto rischio/rendimento delle azioni cinesi sia interessante. Il mercato è ancora poco presidiato dagli investitori esteri e attualmente viene scambiato a valutazioni interessanti. Poiché queste valutazioni non tengono conto del potenziale a lungo termine, potrebbe essere il momento giusto per gli investitori per trarre vantaggio da questa asset class.