Preview FOMC: pausa sui tassi ma porta aperta per nuovo rialzo. Toni “hawkish”

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Il nostro scenario base per il meeting del FOMC, la commissione operativa della FED, è fissato per una pausa nel ciclo di rialzi dei tassi di interesse. Tuttavia ci aspettiamo toni molto “hawkish” con l’apertura di uno spiraglio per un rialzo entro fine anno.

Nella riunione di luglio, il FOMC aveva alzato il tasso sui Fed Funds di 25 punti base, portando il costo del denaro nel range 5,25%-5,50%. Le minute della riunione di luglio avevano confermato che un incremento dei tassi era necessario tenendo conto che: “le attività economiche sono cresciute ad un ritmo moderato. La crescita dell’occupazione è stata robusta e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione resta elevata.”

I recenti dati macroeconomici hanno mostrato, invece, un rallentamento delle pressioni inflazionistiche soprattutto di quelle core (ovvero energetici e alimentari). L’indice core PCE (principale misura di inflazione utilizzata dalla Federal Reserve) negli ultimi due mesi è salito dello 0,2% su base mensile e del 4,1%-4,2% su base annuale, su livelli molto più bassi rispetto a prima.

Cosa possiamo aspettarci domani sera?

È ampiamente previsto che la Federal Reserve possa decidere di mantenere invariati i tassi di interesse nel range 5,25%-5,50% e lasciarsi aperto uno spiraglio per un possibile aumento del costo del denaro entro fine anno. Queste aspettative si basano sull’andamento dei dati macroeconomici che hanno mostrato un rallentamento delle pressioni inflazionistiche core.

Quali elementi possono muovere i mercati?

Il mercato sconta con oltre il 90% delle probabilità una decisione di mantenere i tassi invariati. Le probabilità di un rialzo entro fine anno sono al momento al 35%.

Gli elementi che a nostro avviso potranno muovere i mercati saranno:

– La comunicazione del presidente della FED, Jerome Powell, nella conferenza stampa successiva alla decisione (a nostro avviso con toni da falco)

– Le proiezioni economiche su inflazione (rivista al ribasso la core, al rialzo la headline sulla scia dell’aumento dei prezzi petroliferi), su PIL (rivisto al rialzo soprattutto quello 2023, economia USA molto più resiliente delle previsioni)

– Il grafico dotplot, ovvero il livello finale dei tassi previsto dai membri del FOMC. Per il 2023 la mediana dovrebbe confermare un livello finale al 5,625% (un rialzo dei tassi). La nostra view è che nei prossimi anni la mediana sarà su livelli più alti, quella del 2024 da 4,625% a 4,875%. Il significato è che i banchieri centrali si aspettano tagli dei tassi solamente nella seconda parte del prossimo anno.

Le attese di IG

Ci aspettiamo una FED che deciderà di mantenere i tassi di interesse invariati nel range 5,25% – 5,50%, mantenendo aperto uno spiraglio per un possibile aumento del costo del denaro entro fine anno. Ci aspettiamo una comunicazione hawkish sia da parte del presidente della FED, Jerome Powell sia da parte dei membri del FOMC che nel grafico dotplot manterranno la scelta di un ulteriore rialzo dei tassi a fine anno. Con un’economia più resiliente del previsto se le pressioni inflazionistiche dovessero mostrare nei prossimi mesi una nuova infiammata dei prezzi core il FOMC sarebbe pronto a rialzare nuovamente il costo del denaro a novembre/dicembre.