COP28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici: a Dubai dal 30 novembre

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Cos’è la COP28 e dove si svolge?

COP28 è il 28° incontro annuale delle Nazioni Unite (ONU) sul clima in cui i governi discuteranno su come limitare e prepararsi ai futuri cambiamenti climatici. Il vertice si terrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti (EAU), dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. COP sta per “Conferenza delle parti”, dove le “parti” sono i Paesi che hanno firmato l’accordo originale delle Nazioni Unite sul clima nel 1992.

Perché tenere la COP28 a Dubai è controverso? Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle 10 principali nazioni produttrici di petrolio al mondo. Ha nominato l’amministratore delegato della compagnia petrolifera statale, Sultan al-Jaber, presidente dei colloqui COP28. Il petrolio, come il gas e il carbone, è un combustibile fossile. Queste sono le principali cause del cambiamento climatico perché rilasciano gas serra che riscaldano il pianeta come l’anidride carbonica quando vengono bruciati per produrre energia. La compagnia petrolifera di Sultan al-Jaber prevede di espandere la capacità produttiva.

Secondo un’indiscrezione fornita dalla inglese BBC gli Emirati Arabi Uniti intenderebbero utilizzare il proprio ruolo di Paese ospitante per concludere accordi su petrolio e gas. Jaber ha già sostenuto in precedenza di essere nella posizione ideale per spingere l’industria del petrolio e del gas e che, in qualità di presidente della società di energia rinnovabile Masdar, ha anche supervisionato l’espansione di tecnologie pulite come l’energia eolica e solare.

Perché la COP28 è importante?

Si spera che la COP28 contribuisca a mantenere vivo l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a lungo termine a 1,5°C. Questo è stato concordato da quasi 200 Paesi a Parigi nel 2015. Secondo l’organismo delle Nazioni Unite per il clima, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC), l’obiettivo di 1,5°C è fondamentale per evitare gli impatti più dannosi del cambiamento climatico. Il riscaldamento a lungo termine è attualmente pari a circa 1,1°C o 1,2°C rispetto all’epoca preindustriale, il periodo prima che gli esseri umani iniziassero a bruciare combustibili fossili su larga scala.

Tuttavia, stime recenti suggeriscono che il mondo è attualmente sulla buona strada per un riscaldamento compreso tra 2,4°C e 2,7°C entro il 2100, anche se i numeri esatti sono incerti. Di conseguenza, la finestra per mantenere il limite di 1,5°C a portata di mano si sta “rapidamente restringendo”, afferma l’ONU.

Quattro modi per contrastare il cambiamento climatico 

  • accelerare il passaggio a fonti energetiche pulite, per “ridurre” le emissioni di gas serra entro il 2030
  • fornire fondi per l’azione climatica dai Paesi più ricchi a quelli più poveri
  • lavorare su un nuovo accordo per le nazioni in via di sviluppo concentrandosi sulla natura e sulle persone
  • rendere la COP28 la “più inclusiva” di sempre.

Non mancheranno giornate a tema su temi quali salute, finanza, cibo e natura.

Preview della COP 28: che clima ci aspetta?

Allianz Global Investors ha pubblicato un post, a cura di Matt Christensen, Global Head of Sustainable and Impact Investing, sulle previsioni e aspettative in vista della COP 28.
I delegati della maggior parte dei Paesi del mondo si dirigeranno verso il deserto alla fine di novembre, quando si terrà a Dubai la prossima riunione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, meglio nota come COP 28. L’agenda è fitta e prevede un focus sull’impatto delle ondate di calore sulla salute e su come il commercio possa svolgere un ruolo di mitigazione dei cambiamenti climatici.

  1. Il Paese ospitante e la presidenza della COP 28 sono tra i temi più discussi della conferenza di quest’anno.
  2. Il finanziamento dei combustibili fossili e la capacità di riorganizzare il commercio globale saranno sotto la lente.
  3. Sullo sfondo di eventi meteorologici estremi, era doveroso che si inserisse l’impatto del clima sul vasto (e crescente) costo globale della salute nell’agenda della conferenza.
  4. La biodiversità, l’alimentazione e la “just transition” sono argomenti fondamentali, che però potrebbero essere messi in ombra dai temi sopra citati.