Il successo del BTP: il Breve Termine Pictet

Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head Italia di Pictet Asset Management -
  • Il ritorno dei rendimenti sul fronte obbligazionario, unito all’incertezza sulla guidance delle principali banche centrali su entrambe le sponde dell’Atlantico, ha incrementato nel corso del 2023 l’interesse verso soluzioni dalla durata finanziaria breve e brevissima
  • Date le basse aspettative di crescita e una volatilità attesa più alta per i prossimi mesi, gli investitori dovrebbero continuare ad apprezzare duration più brevi, prediligendo prodotti diversificati per area geografica e settori
  • Le nostre strategie di brevissimo termine non risentono dei movimenti sul costo del denaro, investono in prodotti in euro non esponendosi al rischio di cambio e offrono una diversificazione del rischio emittente tramite la selezione attiva dei bond sottostanti.

Il terzo trimestre 2023 è stato particolarmente difficile per gli investitori obbligazionari, con rendimenti in rapido aumento e prezzi a ribasso. La svendita è stata guidata dai titoli del Tesoro americani, che hanno raggiunto i massimi da 16 anni al 5%. Dubbi di tenuta economica, eccessiva stretta monetaria, crescenti deficit di bilancio da finanziare e timori di inflazione stabilmente più alta hanno offuscato le prospettive economiche di medio periodo e spinto gli investitori a liquidare parte delle loro posizioni. Questo è accaduto negli Stati Uniti come in Germania e in Italia, ove a risentirne sono stati anzitutto i titoli di Stato.

Tra i “colpevoli” del deludente andamento dei titoli del Tesoro vi è la crescita del Term Premium, il rendimento extra che gli investitori richiedono per immobilizzare i propri soldi in obbligazioni a lunga scadenza invece di detenere obbligazioni a breve termine e reinvestirle (con un percorso dei tassi di interesse a breve già scontato dal mercato). Nella composizione del tasso nominale, infatti, il Tasso Reale rappresenta la proxy di crescita, l’Inflation Breakeven incorpora le aspettative sul livello dei prezzi, mentre è proprio il Term Premium che esprime la misura dell’incertezza.

A fronte di quanto visto e dei fattori di incertezza che continuano a supportare livelli più elevati di Term Premium, le soluzioni a breve giocano ancora oggi un ruolo da protagoniste.

Semplicità a breve termine in euro

A partire da inizio 2023, abbiamo iniziato a promuovere “la semplicità” dei prodotti a breve e brevissimo termine in euro, da inserire all’interno di un portafoglio correttamente diversificato sia dal punto di vista delle asset class che dell’orizzonte temporale. Nella nostra view di gennaio 2023 abbiamo sottolineato la necessità, dopo anni di estrema complessità, di tornare a fare le cose in modo “semplice”, prediligendo asset come i bond, con durata breve e in euro.

Il ritorno dei rendimenti sul fronte obbligazionario, unito all’incertezza sulla guidance delle principali banche centrali su entrambe le sponde dell’Atlantico, ha infatti aumentato nel corso dei mesi l’interesse verso soluzioni dalla durata finanziaria breve e brevissima. Gli undici rialzi dei tassi della Federal Reserve perpetrati in 19 mesi hanno determinato afflussi record verso i fondi del mercato monetario, attirando investitori istituzionali e privati con un rendimento in area 5%, per un afflusso totale senza precedenti pari a 1.000 miliardi di dollari.

Dinamiche analoghe si sono registrate in Eurozona, che rialzo dopo rialzo ha visto crescere l’appetito per i fondi di liquidità, sebbene i numeri si discostino da quelli americani (i money market europei sono infatti meno sviluppati e più concentrati sul debito del settore privato). Se fino a giugno 2022 i tassi BCE (Depo) erano negativi a -0,50% e il mercato obbligazionario, in generale, non offriva grandi opportunità, con il primo rialzo avvenuto a luglio 2022 (che ha portato i tassi Depo a 0%) la view sui prodotti a breve termine è iniziata a migliorare: mentre i titoli a più lunga scadenza dovevano fare i conti con le aspettative incerte sui tassi futuri, i titoli a breve, non risentendo dell’effetto prezzi legato ai movimenti sul costo del denaro, diventavano interessanti. Il breve termine ha così iniziato a capitalizzare, incorporando il beneficio di performance nei rendimenti.

Il breve termine oggi: perché è interessante

Oggi, in un contesto che si conferma complesso, esistono ancora opportunità interessanti nel perimetro delle obbligazioni in euro a breve e brevissimo termine.

Considerato il perdurare dell’atteggiamento restrittivo da parte delle banche centrali e la volatilità di mercato a seguito dei nuovi timori recessivi, le durate finanziarie limitate, meno volatili in fasi di scarsa visibilità, continuano a rappresentare un’opportunità. La scelta di privilegiare l’universo europeo, e quindi l’euro, consente inoltre di neutralizzare il rischio cambio e di beneficiare dell’atteso ribilanciamento del dollaro a livello internazionale, dopo il deciso rialzo del 2022.

Complessivamente, date le basse aspettative di crescita e volatilità attesa più alta, gli investitori dovrebbero continuare ad apprezzare duration più brevi, prediligendo prodotti diversificati per area geografica e settori (quelli meno ciclici tendono ad essere meno sensibili alla compressione dei margini). La selezione attenta degli emittenti e un approccio diversificato sono la base per evitare spiacevoli sorprese.

Le caratteristiche del BTP, il Breve Termine Pictet

Il BTP, il Breve Termine Pictet, trova massima rappresentazione in due strategie: il Pictet-Short Term Money Market , perfetta alternativa alla liquidità, grazie a una durata finanziaria complessiva di circa un mese e un rendimento a scadenza (YTM) del 4,15%, e il Pictet-Ultra Short Term Bond, contraltare al deposito di breve e brevissimo termine, con una duration di circa 3 mesi e un rendimento a scadenza del 4,31%.

Scegliere il Breve Termine Pictet significa eliminare i rischi classici dell’investimento obbligazionario (ad esempio, dei titoli di Stato), che consistono in: rischio di tasso, rischio valutario e rischio emittente. Infatti, i prodotti a brevissima scadenza non risentono dei movimenti sul costo del denaro, investendo in prodotti in euro non sono esposti al rischio di cambio e offrono una diversificazione del rischio emittente tramite la selezione attiva dei bond sottostanti. Pertanto, grazie ai prodotti di liquidità, l’investitore può beneficiare di rendimenti interessanti e competitivi, capitalizzazione giornaliera (il rendimento viene capitalizzato su base quotidiana, diversamente da quanto avviene per i conti deposito) e diversificazione del sottostante.

Il nostro Breve Termine, inoltre, asseconda l’investitore italiano nella scelta di avere liquidità immediatamente fruibile. Evidenza che trova conferma nell’ultimo Osservatorio Edufin Pictet AM 2023 pubblicato lo scorso ottobre, che ha indagato i desiderata di impiego finanziario degli italiani: i non investitori continuano a prediligere la liquidità, mettendo al secondo posto gli investimenti immobiliari (per lo più oggetto di eredità o scelte di vita non remunerative); gli investitori preferiscono invece i Titoli di Stato e il mercato immobiliare, tenendo comunque come terza scelta la liquidità (tutti asset analogamente esposti al rischio Paese Italia).