Occorre lottare per il reddito da pensione, non solo in Italia, ma anche nel resto d’Europa

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L’Annus Horribilis del 2022 e la crisi di performance durata gli ultimi 23 anni lasciano i cittadini dell’UE a malpartito

BETTER FINANCE, la Federazione europea degli investitori e degli utenti di servizi finanziari, ha diffuso il suo Rapporto sulle pensioni 2023, che svela le terribili sfide che devono affrontare i risparmiatori pensionistici e a lungo termine dei 17 Stati membri dell’UE nel 2024.
Per ciò che riguarda il 2022, che viene definito un “annus horribilis”, il rapporto mette in luce le battute d’arresto affrontate dai risparmiatori, con conseguenze disastrose.

Il risultato principale è la preoccupante tendenza attuale a rendimenti nominali inadeguati che non riescono a compensare l’inflazione, con conseguente perdita significativa di potere d’acquisto di innumerevoli risparmiatori e investitori europei.
Il rapporto sottolinea le questioni di fondo che contribuiscono a questa crisi da molti anni. Anni di mercati rialzisti prima del 2022 hanno effettivamente migliorato in qualche modo i rendimenti a lungo termine, ma molti prodotti ora faticano a coprire l’inflazione quando l’asset allocation è costituita in gran parte da obbligazioni con rendimenti negativi ed elevati livelli delle commissioni, questi sono i principali responsabili dell’erosione dei rendimenti netti. Inoltre, la mancanza di trasparenza sulle tariffe aggrava la difficoltà per i risparmiatori di confrontare fornitori e prodotti pensionistici.
Nel 2024, a causa dell’impennata dell’inflazione, il mercato obbligazionario dell’Eurozona difficilmente potrà replicare i rendimenti passati.

BETTER FINANCE sottolinea l’urgente necessità di un intervento da parte delle autorità europee e nazionali, in particolare nell’attuazione delle norme proposte sulla supervisione dei prodotti, sulla governance e sull’informazione agli investitori.
La relazione sottolinea inoltre le sfide legate all’ottenimento di dati fondamentali, chiedendo trasparenza e coerenza, e obblighi di segnalazione standardizzati per le autorità nazionali competenti.

Le raccomandazioni politiche di BETTER FINANCE affrontano le questioni cruciali affrontate dai risparmiatori pensionistici dell’UE:
1. Segnalazioni e statistiche di vigilanza: migliorare urgentemente la segnalazione alle autorità di vigilanza, sottolineando gli standard di rendicontazione armonizzati.
2. Conflitti di interesse nella gestione del programma e nella distribuzione dei prodotti: armonizzare e rafforzare norme per frenare i conflitti, sostenendo una migliore governance e sostenendo un divieto parziale di incentivi.
3. Informazioni ai (potenziali) investitori: fornire informazioni semplici, comprensibili e comparabili informazioni, sostenendo una divulgazione standardizzata nelle revisioni legislative.
4. Sostenibilità: fornire informazioni chiare sulla sostenibilità delle pensioni e a lungo termine dell’UE e del risparmio, sottolineando la necessità di una tassonomia standardizzata delle attività economiche.
5. Asset Allocation: porre fine alla distorsione del reddito fisso, difendendosi da eccessive restrizioni sugli investimenti azionari a lungo termine.
6. Tassazione: smettere di penalizzare la tassazione dei prodotti pensionistici e a lungo termine, proponendo una tassazione basata sui valori reali adeguati all’inflazione.
7. Iscrizione automatica: introdurre l’iscrizione automatica nelle pensioni aziendali e professionali, sottolineando i vantaggi per incoraggiare risparmi pensionistici consistenti.
Per approfondimenti dettagliati e raccomandazioni politiche, fare riferimento al rapporto completo sulle pensioni di BETTER FINANCE
2023 disponibile sul sito BETTER FINANCE.